Meditazione Mattutina di Papa Francesco del 3 settembre 2015 a casa Santa Marta

Data:

- Pubblicitร  -

MEDITAZIONE MATTUTINA DI PAPA FRANCESCO DEL 3 settembre 2015 NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE

Umiltร  e stupore per incontrare Gesรน

Papa Francesco, nellโ€™omelia della Messa del mattino celebrata a Casa Santa Marta, ha sottolineato che โ€œla capacitร  di riconoscerci peccatori ci apre allo stupore dellโ€™incontro con Gesรนโ€.

[divider style=”solid” top=”20″ bottom=”20″]

(da: L’Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLV, n.200, 04/09/2015)

Doppia confessione

Solo chi รจ umile e sa riconoscere la sua condizione di peccatore รจ capace di lasciarsi incontrare veramente dal Signore. Le caratteristiche dellโ€™incontro personale con Gesรน sono state al centro della riflessione di Papa Francesco durante la messa celebrata giovedรฌ 3 settembre a Santa Marta.

[ads2]Il Pontefice ha preso spunto per la sua omelia dal Vangelo del giorno, quello di Luca (5, 1-11) in cui Pietro viene invitato a gettare le reti nonostante una nottata di pesca inconcludente. ยซรˆ la prima volta che accade questo fatto, questa pesca miracolosa. Ma dopo la risurrezione ce ne sarร  unโ€™altra, con caratteristiche che si assomiglianoยป ha fatto notare. E di fronte al gesto di Simon Pietro che si getta alle ginocchia di Gesรน dicendo: ยซSignore, allontanati da me, perchรฉ sono un peccatoreยป, Francesco ha iniziato una meditazione sul come ยซGesรน incontrava la gente e come la gente incontrava Gesรนยป.

- Pubblicitร  -

Innanzitutto, Gesรน andava sulle strade, ยซil piรน del suo tempo lo passava sulle strade, con la gente; poi in tarda serata se ne andava da solo a pregareยป. Egli, dunque, ยซincontrava la genteยป, la cercava. Ma la gente, si รจ chiesto il Papa, come incontrava Gesรน? Sostanzialmente in ยซdue maniereยป. Una รจ proprio quella che si ritrova in Pietro e che รจ poi la stessa ยซche aveva il popoloยป. Il Vangelo, ha sottolineato il Pontefice, ยซusa la stessa parola per questa gente, per il popolo, per gli apostoli, per Pietroยป: ovvero che costoro, nellโ€™incontrare Gesรน, ยซsono rimasti โ€œstupitiโ€ยป. Pietro, gli apostoli, il popolo, manifestano ยซquesto sentimento di stuporeยป e dicono: ยซMa, questo parla con autoritร ยป.

Al contrario, nei vangeli si legge di ยซun altro gruppo che incontrava Gesรนยป ma che ยซnon lasciava che entrasse nel loro cuore lo stuporeยป. Sono i dottori della legge, i quali sentivano Gesรน e facevano i loro calcoli: ยซรˆ intelligente, รจ un uomo che dice le cose vere, ma a noi non convengono queste coseยป. In pratica, ยซprendevano distanzaยป. Cโ€™erano poi anche altri ยซche ascoltavano Gesรนยป, ed erano i ยซdemoniยป, come si evince anche dal brano evangelico della liturgia di mercoledรฌ 2, dove รจ scritto che Gesรน ยซimponendo su ciascuno le mani li guariva, da molti uscivano anche demoni, gridando: โ€œTu sei il Figlio di Dioโ€ยป. Ha spiegato il Papa: ยซSiano i demoni, siano i dottori della legge, i cattivi farisei, non avevano la capacitร  dello stupore, erano chiusi nella loro sufficienza, nella loro superbiaยป.

Invece il popolo e Pietro ne avevano di stupore. ยซQual รจ la differenza?ยป si รจ chiesto Francesco. Di fatto, ha argomentato, Pietro ยซconfessaยป ciรฒ che confessano i demoni. ยซQuando Gesรน a Cesarea di Filippo domanda: โ€œChi sono io?โ€ยป ed egli risponde ยซTu sei il figlio di Dio, tu sei il Messiaยป, Pietro ยซfa la confessione, dice chi รจ luiยป. E anche i demoni fanno lo stesso, riconoscono che Gesรน รจ il figlio di Dio. Ma Pietro aggiunge ยซunโ€™altra cosa che non dicono i demoniยป. Parla, cioรจ, di se stesso e dice: ยซAllontanati da me, Signore, perchรฉ sono un peccatoreยป. Nรฉ i farisei, nรฉ i dottori della legge, nรฉ i demoni, ยซpossono dire questoยป, non ci riescono. ยซI demoni โ€” ha spiegato Francesco โ€” arrivano a dire la veritร  su di lui, ma su di loro non dicono nullaยป, perchรฉ ยซla superbia รจ tanto grande che gli impedisce di dirloยป.

Anche i dottori della legge riconoscono: ยซMa questo รจ intelligente, รจ un rabbino capace, fa dei miracoliยป. Ma non sono capaci di aggiungere: ยซNoi siamo superbi, non siamo sufficienti, noi siamo peccatoriยป.

Ecco allora lโ€™insegnamento che vale per ognuno: ยซLโ€™incapacitร  di riconoscerci peccatori ci allontana dalla vera confessione di Gesรน Cristoยป. Proprio questa ยซรจ la differenzaยป. Lo fa intendere lo stesso Gesรน ยซin quella bella parabola del pubblicano e del fariseo nel tempioยป, in cui si incontra ยซla superbia del fariseo davanti allโ€™altareยป. Lโ€™uomo parla bene di se stesso, ma non dice mai: ยซIo sono peccatore, io ho sbagliatoยป. Di fronte a lui si contrappone ยซlโ€™umiltร  del pubblicano che non osa levare gli occhiยป, e soltanto dice: ยซPietร , Signore, sono peccatoreยป. Ed รจ proprio ยซquesta capacitร  di dire che siamo peccatoriยป ad aprirci ยซallo stupore dellโ€™incontro di Gesรน Cristo, il vero incontroยป.

A questo punto il Papa ha rivolto lo sguardo alla realtร  attuale: ยซAnche nelle nostre parrocchie, nelle nostre societร , anche tra le persone consacrate: quante persone sono capaci di dire che Gesรน รจ il Signore? Tante!ยป. Ma รจ difficile sentir ยซdire sinceramente: โ€œSono un peccatore, sono una peccatriceโ€ยป. Probabilmente, ha precisato, ยซรจ piรน facile dirlo degli altri, quando si chiacchieraยป e si addita: ยซQuesto, quello, questo sรฌ…ยป. In ciรฒ, ha sottolineato Francesco, ยซtutti siamo dottoriยป.

Invece, ยซper arrivare a un vero incontro con Gesรน รจ necessaria la doppia confessione: โ€œTu sei il Figlio di Dio e io sono un peccatoreโ€ยป. Ma ยซnon in teoriaยป: dobbiamo essere onesti con noi stessi, capaci di individuare i nostri errori e ammettere: sono peccatore ยซper questo, per questo, per questo e per questo…ยป.

Tornando alla vicenda evangelica, il Pontefice ha ricordato come Pietro in seguito forse abbia ยซdimenticato questo stupore dellโ€™incontroยป, quello stupore che aveva avuto quando Gesรน gli disse: ยซTu sei Simone, figlio di Giona, ma ti chiamerai Pietroยป. Tanto che un giorno lo stesso Pietro ยซche fa questa doppia confessioneยป rinnegherร  il Signore. Perรฒ, essendo ยซumileยป, si lascia anche ยซincontrare dal Signore e quando i loro sguardi si incontrano, lui piange, torna alla confessione: โ€œSono peccatoreโ€ยป.

Alla luce di tutto questo lโ€™auspicio finale di Papa Francesco: ยซIl Signore ci dia la grazia di incontrarlo ma anche di lasciarci incontrare da luiยป. La grazia, ยซtanto bellaยป, dello ยซstupore dellโ€™incontroยป, ma anche ยซla grazia di avere la doppia confessione nella nostra vita: โ€œTu sei il Cristo, il Figlio di Dio vivo, credo. E io sono un peccatore, credoโ€ยป.

Altri Articoli
Related

Commento alle letture della liturgia del 23 Dicembre 2025

Tempo di Avvento IV, Colore Viola - Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 4 Il...

Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025 per ragazzi

Di quante cose il Vangelo ci fa dono nella notte...

Carlo Miglietta – Commento alle letture di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

NATALE DEL SIGNORE Letture: Messa della Notte: Is 9,1-3.5-6; Tt...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...