Molte persone oggi pensano al cristianesimo come a una religione che impone regole, che limita la libertà, o che appartiene più al passato che al presente. Ma chi si ferma davvero ad ascoltare il Vangelo scopre qualcosa di molto diverso.
Gesù non è venuto per imporre, ma per rivelare il vero volto dell’uomo e di Dio.
Nel Vangelo, Simeone dice: “Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele, e come segno di contraddizione.” Parole misteriose, ma vere: davanti a Gesù ognuno è chiamato a scegliere. La presenza di Gesù non lascia indifferenti: o lo accogli, o lo rifiuti. È “segno di contraddizione” perché mette in luce ciò che c’è nel cuore di ciascuno di noi.
Anche oggi il cristianesimo divide: c’è chi lo considera un ostacolo e chi invece lo riconosce come la via alla libertà. Ma questa contraddizione non è un fallimento, è la prova che il messaggio di Gesù è vivo. Lui non è venuto per farci dormire tranquilli, ma per risvegliarci alla verità, per farci risorgere interiormente.
E allora chiediamoci: vogliamo rimanere comodi o vogliamo rinascere? Gesù continua a passare nella nostra vita come un segno che ci interpella. E chi lo accoglie scopre che la vera libertà non è fare ciò che si vuole, ma amare come Lui ha amato.
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