Lโinfallibile fede dei piccoli – Lunedรฌ della III settimana di Avvento
I capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo credono bene di esercitare la loro autoritร istruendo un piccolo processo contro Gesรน perchรฉ dia conto del suo operato e su quale base egli lo fondi. Naturalmente essi danno per scontato la loro credibilitร e lโautorevolezza, cosa che invece la contro domanda, posta da Gesรน, demolisce.
I capi, troppo sicuri di sรฉ, hanno giร giudicato Gesรน come un malfattore, ma sono costretti a dire: non sappiamo. Essi, che avrebbero dovuto essere i primi a cogliere i segni della presenza di Dio, si disinteressano di Giovanni Battista, lasciandolo poi in balia di Erode. Troppo impegnati a gestire il commercio nel luogo santo del tempio e occupati nei giochi di potere, non si sono lasciati neanche scalfire dalla missione del Battista, confinato nel deserto. Ma Gesรน dร fastidio perchรฉ entra a gamba tesa nei loro affari.
Questo siparietto tra Gesรน e le autoritร religiose ci induce a riflettere sul motivo per cui, infastiditi e arrabbiati diciamo: ma chi credi di essere? In questa domanda si nasconde il fatto di non riconoscere noi per primi la dignitร di chi ci sta difronte.
Quello che avvertiamo come invasione di campo o una indebita ingerenza, potrebbe essere semplicemente unโoccasione che ci viene offerta per fare discernimento sulle scelte da fare, guidati dalla parola di Dio. Fin quando gli altri sono in una zona sicura perchรฉ lontani dalla nostra interioritร o dalla sfera piรน privata, tutto va bene, perchรฉ cโรจ il giusto spazio per dissimulare. Quando lโincontro si fa piรน ravvicinato e si toccano corde sensibili del nostro vissuto, scatta lโattacco andando sul personale.
Gesรน, nella cui persona si rivela lโamore di Dio, non viene per accusare e condannare, ma per annunciare la parola della vita. Essa perรฒ รจ come una spada molto affilata che penetra in profonditร affinchรฉ noi, entrando in una salutare crisi, mettiamo in dubbio le nostre false certezze, abbassiamo le difese โ per difendere cosa? –ย e ci poniamo in costante discernimento, cioรจ in ricerca della volontร di Dio.
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Il Natale del Signore, che celebreremo tra qualche giorno, sia per noi unโoccasione per abbattere i muri di cinta dietro cui ci trinceriamo per colpire, spesso con parole dure, coloro che Dio ci ha posto accanto per accompagnarci nel nostro cammino di vita. Apriamo il cuore ad accogliere Gesรน, Parola di vita.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“
