don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 14 dicembre 2025

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Il Signore viene a portare la gioia della salvezza – III DOMENICA DI AVVENTO (ANNO A) โ€“ GAUDETE โ€“ Lectio divina

Giovanni Battista, redarguendo quelli che andavano da lui senza una vera intenzione di cambiare vita, li spronava a fare frutti degni di conversione. Le opere di giustizia sono i frutti dellโ€™albero buono che rappresenta lโ€™uomo giusto. Non basta pregare usando parole che non nascono dal cuore ma sono ritornelli imparati a memoria e non รจ neanche sufficiente essere scrupolosi esecutori della legge se non si tende alla misura alta della giustizia che รจ la misericordia. รˆ necessario fare la volontร  di Dio. Chi la compie rivela di essere una persona dalla fede robusta che gli garantisce soliditร  e feconditร , anche nel tempo della prova.

Giovanni, stando nel deserto, aveva preannunciato la venuta del Messia il quale avrebbe battezzato in Spirito Santo e fuoco. Egli immaginava il Cristo con i tratti di un giudice che avrebbe applicato in maniera rigorosa la giustizia retributiva, infliggendo la pena ai colpevoli e premiando i giusti.

Oltre al momento del battesimo, lโ€™evangelista non menziona altri incontri tra Giovanni e Gesรน, il quale inizia la sua missione pubblica a partire dal momento nel quale il Battista viene messo in carcere. รˆ lรฌ che lo raggiungono i resoconti di ciรฒ che Gesรน diceva e faceva e che lโ€™evangelista espone dal capitolo 5 in poi.

Le opere del Cristo sono i suoi insegnamenti e le azioni miracolose con le quali guarisce gli infermi e libera gli indemoniati. La domanda che Giovanni pone a Gesรน esprime il legittimo desiderio di essere confermato o smentito nelle proprie attese e di quelle del popolo. Non cโ€™รจ modo migliore per conoscere e riconoscere la veritร  se non quello di interrogare il diretto interessato per non rimanere vittima delle proprie congetture che possono diventare un labirinto mentale.

Il Battista non รจ incredulo ma รจ in ricerca e, come tale, interroga non per mettere alla prova Gesรน ma attendendo fiducioso una parola che poteva illuminare la sua speranza. Quella del Battista non รจ una domanda retorica, ma un quesito del quale si aspetta una risposta. In definitiva, sono proprio le opere di Gesรน, creduto il Cristo, che suscitano lโ€™interrogativo riguardante la sua identitร .

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Gesรน affida la risposta ai discepoli del Battista i quali altro non devono fare che riferire ciรฒ che odono con le loro orecchie e vedono con i loro occhi. Essi sono invitati ad essere testimoni del fatto che la promessa di Dio si realizza nelle vicende storiche degli uomini, soprattutto dei piรน deboli, i privilegiati di Dio.

Non si puรฒ essere autentici testimoni se non ci si mette dalla parte dei poveri assumendo il loro punto di vista e imparando da loro cosa significhi credere. I ciechi, i paralitici, i sordi guariti, i lebbrosi purificati, i morti rianimati sono i testimoni della forza di Dio e attestano che Gesรน รจ il Cristo.

Dai racconti dei capitoli 8 e 9 si evince che il miracolo รจ compiuto grazie alla fede dei piccoli, ma anche che le guarigioni sono lโ€™occasione perchรฉ nasca la fede. Lโ€™invito ad ascoltare e vedere con fede diventa missione: ยซAndate e riferiteยป. I testimoni sono tali perchรฉ hanno il compito di narrare, non di emettere sentenze.

La Parola di Dio si rivela negli eventi che vanno raccontati piรน che analizzati. Il narratore รจ colui che portava avanti la Tradizione della Parola perchรฉ essa risuoni di generazione in generazione. Chi rinuncia al giudizio e accoglie la parola รจ veramente beato perchรฉ non inciampa nel pregiudizio ma si lascia illuminare dalla veritร  che cerca e che gli va incontro.

Gesรน poi si rivolge alla folla interrogandola sulle loro attese e sulle motivazioni per cui sono andati da Giovanni. La triplice domanda provoca i discepoli alla riflessione su sรฉ stessi. Anche in questo caso non ci si deve giudicare o semplicemente analizzare, ma si รจ invitati a dare un nome alle proprie attese e confrontarle con la realtร .

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Lโ€™immagine della canna sbattuta dal vento e lโ€™uomo dagli abiti sontuosi sono figure agli antipodi come lo รจ la miseria e la ricchezza. Stanchi di una vita vissuta con ritmi stressanti desideriamo la solitudine del deserto, oppure accarezziamo lโ€™ambizione di avere sempre di piรน. Solo chi si lascia guidare dalla voce dello Spirito cerca chi lo possa aiutare a incontrare il Signore.

Giovanni รจ piรน che un profeta perchรฉ non solo con la sua parola ha disposto i cuori dei suoi discepoli ad accogliere il Messia, ma con il suo martirio ha reso intelligibile a Gesรน la via sulla quale il Padre lo chiamava a compiere la sua volontร .

Gesรน riconosce la ineguagliabile statura morale del Battista la quale, perรฒ, a confronto con quella spirituale di Gesรน, il piรน piccolo nel regno dei cieli, risulta essere inferiore. La piccolezza nel regno dei cieli non si misura secondo i parametri sociali ma con quelli divini.

Le opere del Cristo sono lette dallโ€™evangelista Matteo alla luce di due oracoli di Isaia che parlano del Servo di Jahve. Gesรน opera esorcismi e guarigioni con la potenza della sua parola la cui efficacia รจ dovuta allโ€™empatia del suo cuore. Egli non offre una prestazione ma opera un servizio perchรฉ la compassione lo spinge a coinvolgersi nelle vicende storiche degli uomini.

La missione di Gesรน รจ riconducibile alla volontร  di Dio che lo ha scelto, consacrato e inviato non per distruggere ma per convertire il mondo alla giustizia. Gesรน รจ quel servo di Dio che viene con lโ€™umiltร  di chi si fa solidale con i fratelli portando con loro i pesi della vita.

Meditatio.

La pagina del Vangelo di questa domenica si articola attorno a due domande. Nella prima Giovanni il Battista vorrebbe interloquire con Gesรน per comprendere meglio chi sia veramente, nella seconda Gesรน invita i discepoli alla riflessione.

Il dubbio del Battista non contraddice la fede ma รจ parte integrante del processo di discernimento. Lโ€™interrogativo del profeta porta in sรฉ lโ€™eco della preghiera di chi chiede conto a Dio del suo operato. Gesรน rinuncia a una risposta diretta per far parlare le opere che fa.

Le opere del Cristo sono opere di misericordia e rivelano la sua origine divina. I primi destinatari dellโ€™azione salvifica di Dio sono gli ultimi, gli esclusi, quelli che tutti considerano falliti.

Il Messia viene facendosi ultimo tra gli ultimi, povero tra i poveri, perchรฉ egli รจ lโ€™Emmanuele, il Dio con noi. Non cerca potere ma scende nei bassifondi dellโ€™umanitร  per portare il Vangelo che risana e ricrea.

Tutti hanno potuto constatare che Giovanni non era manipolabile nรฉ connivente. Non seguiva il vento delle mode, ma aveva riconosciuto il tempo della salvezza. Similmente Gesรน si pone a servizio degli ultimi e non dei potenti.

Egli ci mostra la via della salvezza e ci accompagna nel cammino della vita perchรฉ possiamo maturare nella fede e testimoniare con la vita la caritร  di Cristo.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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