Tempo di Avvento II, Coloreย Viola – Lezionario:ย Cicloย A, Salterio:ย sett. 2
Come un pastore che raccoglie il suo gregge
Cโรจ un respiro di consolazione che attraversa la liturgia di oggi. Le prime parole del profeta Isaia โย โConsolate, consolate il mio popoloโย โ ci raggiungono come un balsamo. Dopo il buio dellโesilio e la fatica delle attese, Dio stesso parla con voce paterna, non come un giudice severo, ma come un padre che accarezza le ferite dei suoi figli. ร lโinvito a rialzarsi, a preparare nel cuore una strada nuova, dove i sentieri tortuosi si raddrizzano e ogni valle si riempie di speranza.
Is 40,1-11
Dio consola il suo popolo.
Dal libro del profeta Isaรฌa
ยซConsolate, consolate il mio popolo
โ dice il vostro Dio.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione รจ compiuta,
la sua colpa รจ scontata,
perchรฉ ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccatiยป.
Una voce grida:
ยซNel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerร la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perchรฉ la bocca del Signore ha parlatoยป.
Una voce dice: ยซGridaยป,
e io rispondo: ยซChe cosa dovrรฒ gridare?ยป.
Ogni uomo รจ come lโerba
e tutta la sua grazia รจ come un fiore del campo.
Secca lโerba, il fiore appassisce
quando soffia su di essi il vento del Signore.
Veramente il popolo รจ come lโerba.
Secca lโerba, appassisce il fiore,
ma la parola del nostro Dio dura per sempre.
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annuncia alle cittร di Giuda: ยซEcco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sรฉ il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madriยป.
Parola di Dio.
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Dal Sal 95 (96)
R. Ecco, il nostro Dio viene con potenza.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. R.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Dite tra le genti: ยซIl Signore regna!ยป.
Egli giudica i popoli con rettitudine. R.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta. R.
Esultino davanti al Signore che viene:
sรฌ, egli viene a giudicare la terra;
giudicherร il mondo con giustizia
e nella sua fedeltร i popoli. R.
Vangelo del giorno di Mt 18,12-14
Dio non vuole che i piccoli si perdano.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซChe cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerร le novantanove sui monti e andrร a cercare quella che si รจ smarrita?
In veritร io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerร per quella piรน che per le novantanove che non si erano smarrite.
Cosรฌ รจ volontร del Padre vostro che รจ nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perdaยป.
Parola del Signore.
Questo Dio che consola, Isaia lo descrive con due immagini che si fondono: lโOnnipotente che viene con potenza e il pastore che porta gli agnellini sul petto. ร la tenerezza che salva. La forza che solleva non per piegare, ma per proteggere. ร lo stile di Dio che si rivela anche nel Vangelo di oggi: un pastore che non si rassegna a perdere neppure una delle sue pecore, ma lascia le novantanove per cercare quella smarrita.
Il Salmo 95 diventa allora un ponte: ci invita a cantare al Signore un canto nuovo, a proclamare la sua misericordia giorno per giorno. Mentre la parola di Isaia ci annuncia la venuta di Dio, il salmo ci fa partecipare alla gioia di chi lo riconosce giร presente: nelle opere del creato, nella giustizia che ristabilisce, nel cuore che si apre alla lode. ร come se la creazione intera cantasse il ritorno del suo pastore.
E cosรฌ, quando Gesรน nel Vangelo parla della pecora smarrita, Egli porta a compimento quella promessa antica. Lโimmagine non รจ solo pastorale โ รจ personale. Ognuno di noi รจ quella pecora: fragile, curiosa, a volte distratta. Eppure, agli occhi di Dio, nessuno รจ mai davvero โperdutoโ. Il pastore non si stanca di cercare, non si arrende davanti ai nostri smarrimenti. Quando ci ritrova, non ci rimprovera, ma ci solleva sulle sue spalle e ci riporta nella comunione del suo amore.
Nel cammino dellโAvvento, questa Parola รจ un invito a lasciarci ritrovare. A permettere che Dio renda diritti i nostri sentieri interiori, che colmi le valli del nostro scoraggiamento e spiani i monti dellโorgoglio. La consolazione che il profeta annuncia รจ la stessa che Gesรน realizza: la gioia di chi puรฒ tornare a casa portato dal suo Pastore.
๐ฟ Commento finale
Dio non abbandona, ma viene a cercare. Non condanna, ma consola. ร la mano che rialza, la voce che chiama, il canto che rinnova la speranza. Chi si lascia prendere da Lui scopre che anche le ferite piรน antiche possono diventare luoghi di incontro, e il deserto del cuore puรฒ fiorire di nuovo.
