DIO SI ร CONVERTITO: CONVERTIAMOCI
Giovanni irrompe improvvisamente sulla scena di Israeleย predicando nel deserto della Giudea.ย Come mai? Non era meglio scegliere la centralissima Gerusalemme o qualche centro piรน popoloso di quella terra? Non avrebbe raggiunto piรน uomini con la sua predicazione?
Farsi queste domande รจ come domandarsi perchรฉ Dio, dopo aver liberato gli ebrei dallโoppressione egiziana, li ha condotti nei sentieri impervi di un grande deserto prima che raggiungessero la terra promessa. Bisogna che il deserto, con tutto ciรฒ che esso significa, ci entri una volta per tutte come preziosa chiave interpretativa della nostra esistenza.
Diversamente, rimaniamo in balia delle incessanti onde dei nostri pensieri e idee che, invece di farci camminare sulle vie di Dio, ci fanno vagare nella vita senza senso e senza una meta. Nel deserto si impara a conoscere e ri-conoscere la voce di Dio, perchรฉ รจ lรฌ che si fa sentire.
Il riassunto della predicazione di Giovanni coincide con lโintroduzione riassuntiva della predicazione di Gesรน: convertitevi, perchรฉ il regno dei cieli รจ vicino. Cโรจ unโaffermazione che richiede fede e cโรจ unโesortazione che urge prendere in considerazione.
Conversione: volgere lo sguardo verso qualcuno che mi viene incontro, prepararmi per questo incontro, essere disponibile a lasciarmi cambiare da Colui che incontro. La metanoia chiesta dal vangelo รจ molto piรน che un cambiamento morale.
ร un grido profetico che proviene dalla storia fino a Giovanni, tanto รจ vero che Matteo identifica Giovanni proprio come la voce che grida del passo di Isaia (1a lettura), voce che chiede di preparare la via del Signore e raddrizzare i suoi sentieri. Bisogna riprendere la rotta che porta a Dio se non si vuole far naufragio.
AUTORE: d. Giacomo Falco Brini
FONTE: PREDICATELO SUI TETTI
