Card. Angelo Comastri – Commento al Vangelo del 30 Novembre 2025

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Dentro il buio di questo mondo, esiste una sola luce: Gesรน!

Commento al Vangelo a cura del Card. Angelo Comastri – Vicario Emerito di Sua Santitร  per la Cittร  del Vaticano – Arciprete Emerito della Basilica Papale di San Pietro.

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Il Cardinale Angelo Comastri, sottolinea che Gesรน Cristo รจ l’unica vera luce capace di illuminare l’oscuritร  e la corruzione morale del mondo contemporaneo. Il commento afferma che รจ urgente e necessario per l’umanitร  compiere un nuovo cammino spirituale verso Betlemme, poichรฉ l’allontanamento dagli insegnamenti di Cristo รจ manifestato dalla violenza dilagante, dall’indifferenza e dalla dissolutezza.

Nonostante il male e la storia sembrino andare in direzione contraria, la fede assicura che il destino umano รจ orientato verso la pace e una nuova era, in linea con le profezie di Isaia. I fedeli sono chiamati alla vigilanza e all’ottimismo incrollabile, mantenendo l’atteggiamento del pellegrino che ha lo sguardo sempre rivolto verso la meta finale.

Ispirandosi a San Paolo, il Cardinale esorta i cristiani a rigettare l’immoralitร , che degrada la dignitร  e porta alla violenza, per diventare un popolo nuovo e un fermento di autentico rinnovamento nel mondo, preparandosi al Natale con la semplicitร  dei pastori.

Trascrizione del video

Sia lodato Gesรน Cristo! Prima domenica di Avvento.

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Dentro il buio di questo mondo, esiste una sola luce: Gesรน!. Oggi inizia l’Avvento. Ci ritroviamo ancora una volta in cammino verso Betlemme. Viene spontaneo chiedersi: “Ma non siamo giร  stati a Betlemme? รˆ proprio necessario rifare questo cammino?”. Sรฌ, รจ necessario, anzi รจ urgente, perchรฉ noi tutti siamo giร  stati a Betlemme, ma poi ci siamo allontanati e abbiamo dimenticato, purtroppo, la grande lezione che Gesรน ci ha dato a Betlemme. E si vede chiaramente quanto siamo distanti.

Attenti bene: la violenza che dilaga dovunque, anche nel santuario dell’amore che รจ la famiglia; i divertimenti diventati stordimenti; l’indifferenza che rende duri e chiusi alla sofferenza degli altri; l’incapacitร  di tendere una mano anche solo per asciugare una lacrima, sono il segno che abbiamo voltato le spalle a Betlemme. Abbiamo tutti bisogno di fare un nuovo passo verso Gesรน. Non aspettiamo che siano gli altri a cambiare, facciamo sempre noi il primo passo.

Come primo segnale ci viene dal profeta Isaia che con lo sguardo penetrante dell’uomo di Dio vede il monte del Signore piรน alto di tutti i monti, cioรจ vede avvicinarsi un’epoca in cui gli uomini si apriranno veramente a Dio e come frutto immediato ci sarร  la pace. Dice infatti il profeta Isaia (che non era un sognatore, eh, il profeta non รจ un sognatore, il profeta vede quello che accadrร ) e dice: “Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerร  piรน la spada contro un altro popolo”.

รˆ un sogno? รˆ una pia illusione? A noi, umanamente parlando, sembra che la storia vada in direzione tutta contraria al sogno di Isaia, soprattutto in questo momento. Ma la fede ci assicura che, nonostante i sussulti della cattiveria, nonostante i rigurgiti del male, la storia cammina verso un nuovo cielo e una nuova terra. E la ragione รจ questa: dentro la nostra storia รจ entrato Dio. Ecco il senso del Natale. E Dio spinge l’umanitร  verso l’orizzonte di una liberazione dal male.

Questa certezza รจ parte inscindibile della nostra fede. All’inizio dell’Avvento dobbiamo recuperare questa incrollabile speranza per ritrovare l’ottimismo che fa parte irrinunciabile del bagaglio di ogni vero cristiano.

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Ma nell’attesa, che cosa dobbiamo fare? Gesรน ci risponde: “Vegliate, siate pronti, perchรฉ nell’ora che non immaginate il Figlio dell’uomo verrร ”. Gesรน ci invita a stare in questo mondo con l’atteggiamento del pellegrino che guarda sempre nella direzione della meta.

Non dimenticherรฒ mai la risposta di Madre Teresa mentre, ai piedi della gradinata della chiesa di Sangoria al Celio, aspettava un collaboratore che doveva accompagnarla a San Pietro. Un tale sconosciuto, che non era quello che aspettava, passรฒ prima e, riconoscendo Madre Teresa, si accostรฒ e disse delicatamente: “Madre, che aspetta?”. Madre Teresa, senza esitazione, rispose: “Aspetto il paradiso, figlio mio”. Vedo ancora lo stupore sul volto di quell’uomo sconosciuto. Penso che non l’aveva mai piรน dimenticato, questa risposta, come anche io non riesco a dimenticarla. รˆ la risposta che dovremmo avere tutti, sempre pronta nel cuore e sulle labbra.

San Paolo aggiunge: “Non in mezzo a gozzoviglie a ubriachezze, non fra impuritร  e licenze, troverete la felicitร ”. Come sono attuali queste parole!. I primi cristiani avevano attorno a sรฉ lo spettacolo di un mondo corrotto come quello di oggi, di un mondo dove la sessualitร  era impazzita nel capriccio e nelle orge piรน depravate, come oggi. Infatti, quando il Cristianesimo รจ entrato nel mondo, dominava l’uso del corpo senza vero amore, senza un progetto di vita, senza la luce della fedeltร . Ebbene, San Paolo dice a noi ciรฒ che diceva ai cristiani del suo tempo: l’orgia, la volgaritร  non รจ la nostra strada. Noi cristiani dobbiamo essere un popolo nuovo, una societร  diversa, un lievito di autentico rinnovamento del mondo. Dobbiamo riportare nel mondo il vero amore e la vera libertร  seguendo, senza paura e senza incertezza, la via del Vangelo, la via di Gesรน. Diciamo spesso: “Risplenda su di noi la luce del tuo volto, o Signore”.

E San Paolo conclude: “Non dovete vivere in contese e gelosie”. L’immoralitร  porta la violenza, perchรฉ l’immoralitร  getta le persone nel fango. E quando si รจ nel fango, inesorabilmente si perde ogni dignitร  ed รจ aperta la strada ad ogni violenza, come sta accadendo.

Dentro il buio di questo mondo, noi sappiamo che esiste una sola luce: Gesรน. Andiamogli incontro con umiltร , con la semplicitร  dei pastori. Rivivendo il Natale come occasione per ritrovare il passo del pellegrino che non si carica di pesi inutili, perchรฉ il suo cuore รจ totalmente teso verso la meta che รจ piรน vicina di quanto noi possiamo immaginare. Non sciupiamo il tempo che la misericordia di Dio ancora ci dona. Prepariamo il cuore a vivere un vero Natale, un nuovo Natale, che potrebbe essere anche l’ultimo Natale, non lo sappiamo. Non perdiamo le occasioni che Dio ci dร .

Buon viaggio dell’Avvento. Lodato Gesรน Cristo.

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