โVegliate, perchรฉ non sapete in quale giorno il Signore verrร !โ
Commento al brano del Vangelo di Mt 24,37-44.
Inizia un nuovo anno liturgico, inizia dunque il tempo dellโAvvento, tempo della Venuta (Adventus) del Signore nostro Gesรน Cristo. Noi professiamo la nostra fede dicendo: โVerrร nella gloria per giudicare i vivi e i morti e il suo Regno non avrร fineโ.
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Ecco, il tempo dellโAvvento รจ soprattutto lโattesa di questo evento, attesa che sempre abita il cuore del cristiano ma che in queste settimane si fa piรน ardente, piรน orante. โVieni, Signore Gesรน, vieni presto!โ (cf. Ap 22,17.20), รจ il grido della chiesa. E il vangelo della prima domenica di Avvento ci dona la promessa di questa venuta, di questo evento.
Gesรน รจ a Gerusalemme e, interrogato dai discepoli circa la meravigliosa costruzione del tempio, ha giร parlato della sua distruzione ma anche delle persecuzioni che si abbatteranno sui cristiani prima che egli venga nella gloria (cf. Mt 24,1-36). Ora parla proprio del compiersi della fine del mondo e dellโinizio del Regno di Dio. Tutto accadrร come ai tempi di Noรจ, quando gli uomini, come sempre nella storia, pensavano e agivano per mangiare e bere, lavorare e accoppiarsi. Gesรน non denuncia unโimmoralitร da parte dellโumanitร dei tempi di Noรจ, non dice che questi uomini e queste donne operassero il male: denuncia solo il fatto che non si interrogavano, non si preoccupavano di ciรฒ che รจ essenziale, vivevano anestetizzati e quindi come addormentati dallโinseguimento del benessere e della felicitร individuale. Ma su di loro si abbattรจ improvviso il diluvioโฆ
Cosรฌ avverrร anche la venuta del Figlio dellโuomo: sarร un evento improvviso, inatteso dagli uomini, inconsapevoli che puรฒ avverarsi il decreto di Dio, decreto estrinseco al cosmo stesso, che mette fine a questo mondo. Questa venuta attraverserร le relazioni quotidiane e distinguerร gli esseri umani: alcuni saranno presi, dunque accederanno alla salvezza; altri saranno lasciati al loro cammino di perdizione.
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Lโinvito di Gesรน ai discepoli รจ dunque: โVegliate!โ, perchรฉ nessuno sa lโora della venuta del Signore, il giudice misericordioso. Soprattutto noi cristiani, avvertiti dalla promessa di Gesรน, dovremmo vegliare, restare vigilanti, esercitarci alla consapevolezza che non possiamo rimandare la venuta del Signore e la fine del mondo a un tempo che non ci tocca. Anche perchรฉ per ciascuno di noi il Signore viene ogni giorno e verrร con la nostra morte per accoglierci nel suo Regno.
Dunque nessun intontimento spirituale, nessun lasciarsi andare, nessuna tiepidezza. Siamo avvertiti, come un padrone di casa avvertito che nella notte puรฒ giungere il ladro. Occorre essere pronti e prepararsi perchรฉ, proprio quando siamo tentati di non pensare alla Venuta-Presenza del Signore (parousรญa: Mt 24,3.27.37.39), egli che รจ il Veniente (ho erchรณmenos: Mt 21,9 e par.) viene a noi; e noi, se siamo fedeli e credenti, dobbiamo accoglierlo con gioia.
Per gentile concessione dal blog di Enzo Bianchi.
