Tempo Ordinario XXXIII, Colore Bianco – Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 2
Un Regno che non crolla
Accogliamo questi tre brani come una sola voce che attraversa il tempo e ci raggiunge oggi. La Parola ci invita a guardare oltre ciรฒ che appare stabile e prezioso, per posare lo sguardo su Colui che rimane. Entriamo con calma, lasciando che le immagini bibliche ci parlino al cuore.
Dn 2,31-45
Dio farร sorgere un regno che non sarร mai distrutto e annienterร tutti gli altri regni.
Dal libro del profeta Daniele
In quei giorni, Daniele disse a Nabucodรฒnosor:
ยซTu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. Aveva la testa dโoro puro, il petto e le braccia dโargento, il ventre e le cosce di bronzo, le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte dโargilla.
Mentre stavi guardando, una pietra si staccรฒ dal monte, ma senza intervento di mano dโuomo, e andรฒ a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e dโargilla, e li frantumรฒ. Allora si frantumarono anche il ferro, lโargilla, il bronzo, lโargento e lโoro e divennero come la pula sulle aie dโestate; il vento li portรฒ via senza lasciare traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempรฌ tutta la terra.
Questo รจ il sogno: ora ne daremo la spiegazione al re. Tu, o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il regno, la potenza, la forza e la gloria. Dovunque si trovino figli dellโuomo, animali selvatici e uccelli del cielo, egli li ha dati nelle tue mani; tu li dรฒmini tutti: tu sei la testa dโoro. Dopo di te sorgerร un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, quello di bronzo, che dominerร su tutta la terra.
Ci sarร poi un quarto regno, duro come il ferro: come il ferro spezza e frantuma tutto, cosรฌ quel regno spezzerร e frantumerร tutto. Come hai visto, i piedi e le dita erano in parte dโargilla da vasaio e in parte di ferro: ciรฒ significa che il regno sarร diviso, ma ci sarร in esso la durezza del ferro, poichรฉ hai veduto il ferro unito allโargilla fangosa. Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte dโargilla, ciรฒ significa che una parte del regno sarร forte e lโaltra fragile. Il fatto dโaver visto il ferro mescolato allโargilla significa che le due parti si uniranno per via di matrimoni, ma non potranno diventare una cosa sola, come il ferro non si amalgama con lโargilla fangosa.
Al tempo di questi re, il Dio del cielo farร sorgere un regno che non sarร mai distrutto e non sarร trasmesso ad altro popolo: stritolerร e annienterร tutti gli altri regni, mentre esso durerร per sempre. Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte, non per intervento di una mano, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, lโargilla, lโargento e lโoro.
Il Dio grande ha fatto conoscere al re quello che avverrร da questo tempo in poi. Il sogno รจ vero e degna di fede ne รจ la spiegazioneยป.
Parola di Dio.
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Dn 3, 57-61
R. A lui la lode e la gloria nei secoli.
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore,
Benedite, angeli del Signore, il Signore. R.
Benedite, cieli, il Signore.
Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore. R.
Benedite, potenze tutte del Signore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli. R.
Vangelo del giorno di Lc 21,5-11
Non sarร lasciata pietra su pietra.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesรน disse: ยซVerranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarร lasciata pietra su pietra che non sarร distruttaยป.
Gli domandarono: ยซMaestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarร il segno, quando esse staranno per accadere?ยป. Rispose: ยซBadate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: โSono ioโ, e: โIl tempo รจ vicinoโ. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perchรฉ prima devono avvenire queste cose, ma non รจ subito la fineยป.
Poi diceva loro: ยซSi solleverร nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Parola del Signore.
Lโimmagine del grande statua del sogno di Nabucodรฒnosor sembra emergere davanti a noi come una montagna di metalli scintillanti. Oro, argento, bronzo, ferro: tutto appare solido, potente, invincibile. Eppure basta โuna pietra staccata, ma non per mano dโuomoโ per frantumare ogni splendore e ridurlo in polvere. ร unโimmagine forte, quasi abbagliante nella sua semplicitร : ciรฒ che sembra dominare il mondo รจ fragile, mentre ciรฒ che viene da Dio รจ discreto eppure eterno.
In questa scena antica risuona il canto dei tre giovani nel forno. Loro non vedono statue, nรฉ imperi, nรฉ palazzi: vedono solo Dio, e a Lui offrono la loro lode. ร un inno che sorge non dal trionfo, ma dalla fedeltร in mezzo alla prova. ร come se il Cantico fosse una risposta spirituale alla visione di Daniele: quando tutto il resto crolla, la lode rimane. Quando il mondo scricchiola, il cuore puรฒ scegliere di proclamare: โBenedite il Signore, opere tutte del Signore.โ
ร la voce dellโuomo che non si affida ai metalli del potere, ma alla roccia della presenza divina.
E il Vangelo conferma questo cammino. Anche gli apostoli guardano un edificio solenne: il tempio, ornato di pietre pregiate e doni votivi. Gesรน lo osserva, ma il suo sguardo va oltre. Annuncia che anche quelle pietre, considerate eterne, cadranno. Non รจ un annuncio minaccioso, รจ una chiamata a non identificare Dio con ciรฒ che anche lโocchio piรน devoto puรฒ ammirare. E mentre parla di guerre, rivoluzioni, terremoti e segni nel cielo, Gesรน non invita alla paura ma alla vigilanza: โNon lasciatevi ingannareโฆ non vi terrorizzate.โ
In altre parole: non fatevi guidare da ciรฒ che trema, ma da Colui che resta.
Cosรฌ, dai tre brani, si compone unโunica immagine spirituale: il mondo costruisce strutture che sembrano indistruttibili, ma la storia le smentisce. Dio invece costruisce in silenzio, come quella pietra del sogno, che diventa un monte grande e abbraccia tutta la terra. La vera forza non รจ quella che impressiona, ma quella che libera. Non รจ ciรฒ che risplende allโesterno, ma ciรฒ che incendia il cuore di fiducia.
E nel mezzo di incertezze, prove, cambiamenti, la liturgia di oggi ci consegna un cammino: riconoscere la fragilitร del mondo senza smarrire la pace; attraversare il tempo con uno sguardo che loda; rimanere saldi mentre tutto sembra muoversi. La pace nasce dal sapere che il Regno cresce non per mano dโuomo, e che nulla puรฒ fermare la pietra viva che รจ Cristo.
๐ฟ Commento finale
Oggi la Parola ci ricorda che tutto ciรฒ che รจ umano passa, ma ciรฒ che viene da Dio rimane. Ci invita a lasciar cadere le false sicurezze, a respirare fiducia anche quando il presente sembra frantumarsi, e a cantare la nostra lode come i giovani nel forno. Perchรฉ il Regno di Dio cresce silenzioso, ma nessuna forza potrร mai abbatterlo.
