Lโarte dellโattenzione
โColtivare lโarte dellโattenzioneโ รจ lo slogan scelto dal nostro Vescovo Domenico per entrare e vivere il tempo di Avvento, che inizia con questa domenica. Siamo chiamati a preparare il Natale con attenzione.

Mi piace questa parola, โattenzioneโ, perchรฉ provoca molto il sottoscritto, spesso distratto in tanti modi, e forse lo siamo tutti, in un modo o nellโaltro.
Siamo disattenti alle parole del prossimo, anche di chi ci sta vicino in casa, sul lavoro, tra gli amici, perchรฉ siamo presi dalle tante cose da fare, dal cellulare in mano, dalla televisione accesa, dalla musica nelle cuffiette. Siamo disattenti alla presenza degli altri perchรฉ i nostri occhi sono catturati da insegne pubblicitarie e da ciรฒ che รจ piรน abbagliante e vistoso. Cosรฌ chi รจ piรน piccolo, apparentemente insignificante o addirittura fonte di fastidio, spesso non lo notiamo. Questa disattenzione uditiva e visiva entra nel cuore e diventa disattenzione anche verso noi stessi: non vediamo nรฉ comprendiamo chi siamo davvero e ciรฒ che ci fa bene dentro. Diventiamo disattenti anche verso Dio, che parla al cuore e dentro la vita, al singolo come allโintera umanitร .
ร ciรฒ che Gesรน dice ai suoi discepoli con parole forti e provocatorie. Gesรน, ormai vicino alla conclusione della sua missione e alla croce, li mette in guardia dal rischio di un atteggiamento spirituale distratto e superficiale. Richiama la storia biblica del diluvio universale, osservando che โnon si accorsero di nulla finchรฉ venne il diluvioโ. Sembra paradossale non accorgersi di una catastrofe che travolge tutto e tutti, eppure รจ ciรฒ che accade quando non si presta attenzione a ciรฒ che succede, alle parole ascoltate e agli incontri vissuti.
Gesรน invita quindi a โstare attentiโ e a โtenersi prontiโ, non per una catastrofe, ma per un incontro: quello che cambia la vita e la storia, lโincontro con Dio della vita, dentro la vita, non solo alla fine e in unโaltra vita.
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A Natale, infatti, ricordiamo che Dio รจ entrato nella grande Storia dellโumanitร attraverso la piccola storia di un bambino, nato nella semplicitร di una stalla, in una famiglia normale. Stare attenti รจ dunque essenziale per non perdere questo incontro, con unโattenzione spirituale concreta.
Lโattenzione รจ unโarte da imparare e da coltivare: come il fotografo che educa lo sguardo per cogliere lo scatto migliore; come il cuoco che riconosce ingredienti e tempi di cottura anche solo osservando; come lo sportivo che ascolta il proprio corpo e sa come muoversi. Cosรฌ anche il cristiano coltiva lโattenzione alla presenza di Dio nella sua vita, nelle relazioni e negli eventi quotidiani. E, nonostante la fretta e le distrazioni, riesce a cogliere la chiamata di Dio, come i pastori che riconoscono il Salvatore deposto in una mangiatoia o come i magi che, tra migliaia di stelle, ne individuano una e si mettono in cammino.
Il tempo di Avvento che abbiamo davanti, giร pieno di luci e di richiami allโacquisto dei regali, รจ unโoccasione per riapprendere questa attenzione spirituale profonda verso Dio, che si riflette anche in unโattenzione piรน vera verso noi stessi e verso gli altri. Questa attenzione si coltiva con il silenzio, la preghiera, la lentezza e lโascolto.
Sappiamo bene quando arriva il Natale e conosciamo il โtimingโ delle feste, delle scadenze, del lavoro e delle vacanze; eppure resta vero ciรฒ che Gesรน dice ai discepoli: โTenetevi pronti perchรฉ, nellโora che non immaginate, viene il Figlio dellโuomoโ.
Non possiamo sapere come e quando Dio parlerร alla nostra vita, ma se coltiviamo lโarte dellโattenzione spirituale non ci troveremo impreparati e potremo stupirci dellโagire di Dio dentro la nostra vita.
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Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)



