Le beatitudiniโฆ magna charta del cristianesimo. E i santi sono persone beate proprio perchรฉ hanno seguito alla lettera le beatitudini che il Maestro pronunciรฒ sopra una montagna al nord del mar di Galilea tra Cafarnao e Genesaret, oggi altopiano di Korazim.
Ma chi sono i santi? Spesso pensiamo a loro come supereroi Disney, della Marvel, di Dragon Ball o come ad una squadra che vince lo scudetto e la Champions League nella stessa stagione. Ma i santi sono innanzitutto amici di Dio perchรฉ hanno compiuto la sua volontร fino alla fine. Alcuni sono martiri, altri sacerdoti e religiosi, molti sono laici. Infatti, come ci ricorda anche il Concilio Vaticano II, noi tutti sin dal battesimo siamo chiamati alla santitร universale. Questo desiderio deve penetrare fortemente nel cuore di ciascuno di noi, come lo fu per il giovane S. Gerardo Maiella che rivolgendosi alla madre tramite una lettera scrisse: โMamma, vado a farmi santo!โ.
Papa Francesco piรน volte ci parlava dei santi della porta accanto che sono non soltanto coloro che invochiamo spesso (per esempio: โS. Antonio in tutte le ore noi ricorriamo a te!โ oppure โS. Gennaro mio!โ), ma sono anche coloro che ogni giorno ci stanno accanto e ci aiutano nel momento del bisogno, coloro che operano nel bene. Insomma, gente semplice.
Alla mia mamma piace raccontare che quando ero piccolo, stando seduto nel seggiolone, facevo i capricci per non mangiare. Allora per calmarmi, iniziรฒ a mettermi accanto alcune โfigurineโ dei santi. E improvvisamente mi tranquillizzavo e iniziavo a mangiare tutto con un sorriso da birichino. Questo per dire che i santi sono nostri amici, intercessori, protettori. Come sarebbe bello se ognuno di noi invocasse spesso il santo di cui porta il nome o anche uno dei suoi preferiti. E magari portare con sรฉ nel proprio portafoglio, nello zaino in borsa, in tasca, a lavoro un santino a cui รจ devoto.
I nostri santi non sono piovuti dal cielo, ma nati da donna. Usciti da mezzo di noi, sono nostri fratelli e il popolo cristiano li pensa e li vuole cosรฌ. La ricorrenza del Santo Patrono del paese o della cittร รจ tramandata come una sacra ereditร . Essa offre lโoccasione di ritrovarsi tra parenti, amici ed emigranti ritornati da lontano per la circostanza ed aspettare con trepidazione lโuscita della processione con le statue. Pensate che nel mio paese di Castelpoto ne escono addirittura tre in un solo giorno, il 14 maggio: Costanzo, Simplicio e Vittorianoโฆ quanta grazia!
Ma i santi sono soprattutto maestri dโamore che ci insegnano ad amare alla scuola delle beatitudini. E come loro diventare santi e beati, perchรฉ santo non รจ colui che non cade mai, ma chi cade e si rialza ogni volta per mezzo di Gesรน Cristo, il Santo di Dio.
Scriveva il sacerdote romano don Umberto Terenzi: โIl fondamento di tutta la vita spirituale รจ lโamore di Dio contro lโamor proprio, nel senso di far prevalere in tutta la nostra vita i disegni di Dioโ. Questa รจ la santitร !
Concludo invitandovi ad ascoltare il brano Pazza di Loredana Bertรฉ, presentato a Sanremo 2024, in cui la stessa cantautrice ripete: โPrima ti dicono pazza e poi ti fanno santaโ. E a quegli uomini e donne, pazzi di Gesรน, รจ successo davvero cosรฌ. Beati loro!
A cura di don Donato della Pietra.
