Siamo di fronte alla presenza del Signore risorto riconosciuta dal discepolo amato e da lui comunicata a Pietro. Il Risorto, una volta riconosciuto dai discepoli, ridona unitร al loro gruppo smarrito che si stava disgregando. La pagina di Giovanni ci presenta la crisi della comunitร dei discepoli dopo la morte del loro maestro e guida. Anzi, anche dopo che era stato riconosciuto da loro come risorto. Ci presenta la crisi dovuta alla scomparsa del fondatore del gruppo.
Il vangelo si apre presentando il disfacimento di un corpo comunitario. E che caratteristiche presenta questa disgregazione? Anzitutto la rapiditร . Basta pochissimo tempo perchรฉ i discepoli che si riunivano insieme almeno ogni primo giorno della settimana, si sfaldino e smarriscano la loro dimensione di comunitร .
Sembra che alcuni discepoli siano scomparsi, se ne siano andati. Ne vengono nominati solo sette. Il gruppo non ha saputo custodire la propria integritร : spinte personali e soggettive sono state piรน forti del richiamo comunitario. Il tempo senza Gesรน ha ben presto mostrato la labilitร di alcuni discepoli, la precarietร di altri. Non avevano acquisito sufficiente maturitร umana e spirituale? Non avevano sviluppato sufficiente autonomia? Restavano nel gruppo attratti personalmente da Gesรน e basta? Per motivi affettivi? Non lo sappiamo. Quel che emerge รจ anche la vanificazione del passato vissuto con Gesรน. E anche dei primi tempi passati dopo la sua risurrezione.
Lโesperienza di fede sembra rivelarsi estremamente fragile: che ne รจ del vissuto con Gesรน, dellโascolto della sua parola, dellโaver visto i suoi segni su persone malate, che ne รจ, soprattutto, dellโamore vissuto insieme? ร quasi come se quel vissuto non avesse avuto la forza di dar forma e consolidare un futuro da viversi insieme pur senza il pastore, Gesรน. Esplodono forse le contraddizioni e i conflitti tenuti a bada fino a quel momento dalla presenza di Gesรน? Non possiamo dire.
Di certo, sembra emergere unโaltra dimensione: la dimenticanza, lโoblio. Hanno forse dimenticato tutto? Pietro ha dimenticato che Gesรน gli ha cambiato il nome di Simone in Cefa? Hanno dimenticato la preghiera per loro e i discorsi rivolti loro da Gesรน prima del suo addio? Ciรฒ che non si ricorda รจ come se non fosse mai stato. Ancora si cercano rassicurazioni. Lo sfaldamento della comunitร รจ anche dovuto al fatto che ci si rifugia in ciรฒ che si conosce per timore di intraprendere ciรฒ che appare nuovo e incerto. Le rassicurazioni emergono nel rifugiarsi nel passato di ciascuno.
- Pubblicitร -
Anche nelle vite di questi discepoli che pure sono rimasti, riemerge con prepotenza il loro passato lontano, quello da cui si erano staccati un tempo per seguire Gesรน e intraprendere la vita itinerante con lui. Pietro ritorna al mestiere di un tempo: โSimon Pietro disse: Io vado a pescareโ. E gli altri si accodano.
โQuesta era giร la terza volta che Gesรน risuscitato dai morti si manifestรฒ ai discepoliโ. Che esito avevano avuto le due precedenti manifestazioni del Risorto? E tutto ciรฒ che cโera stato prima? Comโรจ possibile che una storia di coinvolgimento di anni si riduca a questo nulla? Ma forse proprio cosรฌ il gruppetto di discepoli diviene figura appropriata delle comunitร cristiane nella storia. Questi discepoli hanno confessato la fede nel Risorto, ne hanno fatto unโesperienza, hanno ricevuto il dono dello Spirito, hanno ascoltato le parole di invio del Risorto, eppure sembra che non sappiano nemmeno perchรฉ stanno insieme. ร una comunitร che ha perso il senso del proprio essere insieme e che si sta liquefacendo in una vita frustrante e sterile: โQuella notte non presero nullaโ.
Il testo, in effetti, inizia con una notte di pesca che non produce alcun frutto. Il gruppetto di discepoli sembra legato da un esile legame: un rapporto con Pietro piรน di abitudine e di inerzia che di convinzione. Non basta essere insieme per formare una comunitร , per essere il corpo di Cristo. Perso Gesรน, il pastore che guida e orienta, la luce che illumina, la parola che dร senso, i discepoli si rivelano nella loro distanza rispetto a Gesรน. Distanza non tra poveri uomini e colui che รจ Dio in terra, ma distanza tra lโumanitร di Gesรน e la loro umanitร . Cosa hanno imparato da Gesรน? Cosa hanno interiorizzato delle sue parole e del suo esempio?
Gesรน: โSi manifestรฒ cosรฌโ. Come? Come un povero che chiede cibo. Come un pescatore abile che dร indicazioni su come pescare per prendere qualcosa dopo una nottata infruttuosa. Come uno che si prende cura di loro preparando del pesce da mangiare. E infine come un ospite che li invita a mangiare insieme: โVenite a mangiareโ.
Come, dunque? In maniera umanissima: preoccupandosi del loro lavoro, del loro cibo, preparandone per loro e invitandoli a mangiare insieme. Sono gesti semplici e umani, i gesti della condivisione, della cura e della preoccupazione perchรฉ lโaltro stia bene. Sono i gesti della fraternitร che culminano nellโatto con cui Gesรน prende il pane e il pesce e lo dร loro. Chi non lโavesse riconosciuto prima, a questo punto probabilmente dovrebbe saper fare lโunitร tra questo gesto e quello compiuto piรน volte da Gesรน tra i suoi discepoli di presiedere un pasto condividendolo.
- Pubblicitร -
La presenza dello sconosciuto viene riconosciuta come presenza del Risorto in modo carismatico dal discepolo amato, per intuizione spirituale, per intelligenza dovuta allโamore. Intelligenza che accende un fascio di luce nella notte in cui si trovano i discepoli.
Quando il discepolo amato capisce che รจ il Signore? Subito dopo che lโobbedienza alla parola dello sconosciuto ha prodotto una pesca eccezionale. La sovrabbondanza di pesce evoca immediatamente nella memoria evangelica la sovrabbondanza di vino a Cana e la sovrabbondanza di pane nella moltiplicazione.
Quella sovrabbondanza che รจ la misura di Dio, di colui che ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito. ร lโamore che discerne lโamore. E con amore rispettoso della volontร del Signore, egli cede la sua conoscenza a Pietro, la comunica e condivide con lui. โIl discepolo che Gesรน amava disse a Pietro: ร il Signoreโ. Il Risorto si fa presente sulle rive del lago con il linguaggio della sovrabbondanza dellโamore. Ma una sovrabbondanza che si rivela nel quotidiano interessarsi dellโaltro, nel preparare un pasto e nel mangiare insieme.
Come? Narrando loro che la quotidianitร cosรฌ semplice puรฒ essere abitata dalla dismisura dellโamore di Dio. Dicendo loro ancora una volta che lโabbondanza dellโamore di Dio non รจ visibile se non nei gesti dellโamore quotidiano, del preparare una tavola, del condividere un banchetto, del vivere la fraternitร e lโamicizia, dellโinteressarsi del lavoro altrui, del dire allโaltro: tu mi interessi e io voglio coinvolgermi con te e fare il tuo bene.
Il passaggio pasquale avviene silenziosamente. ร cosรฌ che il gruppo smarrito ridiviene comunitร sulle rive del lago di Tiberiade. La comunitร riprende vita ricordando ciรฒ che ha vissuto, unโavventura di amore, ricordando la propria vocazione, che รจ quella di perseverare nellโamore. Ecco attorno a cosa si ricompone la comunitร : lโobbedienza alla parola, la condivisione del lavoro e del pasto, la memoria dellโamore e la riconferma dellโimpegno di amare.
Fonte
SITO WEB | CANALE YOUTUBE | FACEBOOK | INSTAGRAM
