La metafora della luce, comune a molti contesti culturali e spirituali, รจ particolarmente amata dal Quarto Vangelo.
La ritroviamo anche nel brano di oggi, contestualizzato nella festa ebraica delle capanne, durante la quale le luci giocavano un ruolo significativo. Simboleggiavano la presenza di Dio che guidava il suo Popolo nell’esperienza del deserto. Ma poi si spegnevano. Al loro confronto,
Gesรน che si presenta come “la Luce per il mondo” fa impallidire ogni altro lume. Il simbolismo della Luce accompagna pure la Parola di Dio, della quale Gesรน รจ l’incarnazione in persona. La sua carne รจ infatti quel Logos che splende incessantemente nelle tenebre della mondanitร , a prescindere dall’accoglienza dei suoi, nonostante ogni possibile rifiuto. Il suo Corpo splende, e puรฒ trasformare ogni oscuritร .
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia e in Filosofia ha conseguito il dottorato in Ontologia Trinitaria – Teologia all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI). ร socio ordinario dell’Associazione Teologica Italiana. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain”. ร docente nelle scuole secondarie della Liguria e di Teologia Fondamentale all’ISSRM di Foggia. ร un Piccolo Fratello dell’Accoglienza.
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Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
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