Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 20 Febbraio 2025

Chi sei, Nazareno? Perché siamo ancora qui a parlare di te, dopo duemila anni? Come è possibile che milioni di persone, lungo la storia, adulti normodotati, non fanatici, non beoti, ti seguano e, alcuni, siano disposti a morire pur di non rinunciare a te?

Come è possibile che ancora il nostro cuore si infiammi quando ascoltiamo le tue immutabili parole? Chi sei, Nazareno? Chi sei, veramente? Fuori dalla devozione, al di là delle abitudini, della religione popolare, chi sei che ancora smuovi, scuoti, spiazzi?

Domenica prossima centinaia di migliaia di comunità si raduneranno per ascoltare la tua parola e, in obbedienza, ripetere la cena. Non così per altri uomini del passato, famosi, come Gandhi o Garibaldi. Chi sei, allora? Uno dei tanti guru che calpestano la nostra terra predicando perdono e amore?

Chi sei? Un illuso spazzato via dal potere, come sempre capita? Un rabbino divinizzato dai suoi discepoli? Pietro risponde per noi: tu sei il Cristo, cioè l’atteso, il donato, l’inviato, il maestro che ci conduce alla verità tutta intera. Tu sei colui che Dio manda per salvare il mondo, per salvare me.

Ma sei così diverso dal Messia che vorremmo! Non un Messia guerriero, sfidante, possente, aggressivo, come uno dei tanti leader del nostro mondo politico ed economico. No, tutt’altro. Sei mite, arrendevole, compassionevole, disposto a morire piuttosto che rinnegare il volto del Dio che ti ha mandato!

E a noi, che ti proclamiamo Cristo e Signore, chiedi la stessa determinazione, la stessa follia, di diventare capaci di dire di Dio a costo della nostra vita, come hai saputo fare tu.

E al povero Pietro, che prima ti riconosce e poi rimane spiazzato dalle tue affermazioni, che ti prende da parte per insegnarti a fare il Messia (!), intimi di lasciar perdere, di tornare ad essere discepolo, di non ragionare assecondando la catechesi del mondo.

Quante volte, lungo i secoli, anche noi cristiani abbiamo ceduto alla logica del mondo, del più forte, del potere da conservare! No, non è così: se davvero seguiamo il Signore, prepariamoci a dare tutto.

+++Commento di Paolo Curtaz tratto, per gentile concessione, dal libretto Amen, la Parola che salva.+++

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO DEL GIORNO