In questo brano siamo portati in territorio pagano: siamo nella regione di Tiro, da lรฌ Gesรน raggiunge Sidone e si reca nella Decapoli. Marco ci racconta di un Gesรน prudente, quasi circospetto: quando entra in una casa โnon voleva che alcuno lo sapesseโ e quando guarisce il sordomuto โcomandรฒ loro di non dirlo a nessunoโ. Sta forse cercando la misura della predicazione: deve annunciare il Regno che รจ per tutti, ma nello stesso tempo rispondere agli scribi e ai farisei che ne contestano l’autoritร .
Ed ecco che la misura, l’equilibrio, il bilanciamento vanno in crisi. Alla donna pagana (โdi lingua greca e di origine siro-feniciaโ: paganissima, non c’รจ niente da fare) oppone una moderata resistenza, non un rifiuto netto. Utilizza una immagine ispirata ad una prudenza domestica: รจ bene prima sfamare i figli, poi tutti gli altri. E chi non sarebbe d’accordo? Soprattutto in civiltร antiche che conoscevano la fame, la massima doveva essere molto comune.
L’immagine paragona implicitamente gli ebrei ai figli a cui va dato per primo il cibo e i pagani ai cagnolini, a cui va il resto. Attenzione: si tratta di una massima popolare perchรฉ รจ esperienza comune che il pane non basti per tutti. Siamo in un contesto di risorse scarse, ed รจ legittimo razionarle assegnandole per primi ai figli.
La donna ribalta l’immagine: non c’รจ bisogno di razionare il cibo, perchรฉ ce n’รจ per tutti in abbondanza, per i figli sulla tavola e per i cagnolini sotto la tavola. La donna richiama dunque Gesรน al cuore della rivelazione: che l’amore del Padre รจ illimitato e incondizionato, che vi รจ cibo per tutti, che tutti sono uguali nell’amore davanti a Lui. Ed ecco che Gesรน dolcemente cede alle richieste e guarisce la figlia. Lo fa โper questa tua parolaโ. In una societร in cui ai rabbini era proibito spiegare la Legge alle donne, Gesรน prende una parola di una donna e la rende fonte di salvezza.
Per riflettere
Potrebbe Gesรน fare qualcosa di bello solo perchรฉ glielo chiediamo con fede? Quale potrebbe essere la parola che potrebbe intenerire il suo cuore e fargli dire โlo farรฒ, per questa tua parolaโ?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
