Seme di senape
Il termine โautomaticoโ รจ pericoloso per la vita religiosa. Evoca lโidea di un meccanicismo senzโanima e di comoda passivitร . Eppure, รจ il termine usato dal Vangelo addirittura come parola di Gesรน. Raffronta il Regno di Dio al crescere del seme e sottolinea che la terra produce il frutto da sรฉ, nel testo greco โautomaticamenteโ.
ร sorprendente! Siamo abituati a giudicare il frutto dal lavoro umano. A guardar bene, perรฒ, lโuomo cura solo gli accessori, ma sulla sostanza del frutto non puรฒ assolutamente nulla. Grazie alla sua forza immanente il seme cresce per attivitร interiore, automaticamente. La Parola di Gesรน dice che questa forza cresce irresistibilmente. Il seme sfonda il terreno e la crescita non si arresta mai. Lโuomo si prepara a ricevere la Grazia. Puรฒ eliminare gli ostacoli.
Puรฒ concorrere e collaborare con la Grazia. Grazia significa che Dio รจ animato verso lโuomo da un senso di benevolenza. Come ogni realtร vitale la Grazia cresce. Questo vale per il Regno di Dio nel mondo. La Chiesa รจ il principio vitale soprannaturale della societร umana. Questo vale per la Chiesa che cresce nelle situazioni piรน difficili. Il Regno di Dio cresce e migliora di giorno in giorno.
La coscienza di questo sviluppo automatico dร al critico cristiano della storia mondiale e umana una incredibile superioritร e serenitร , perchรฉ gli insegna che nella storia agisce una vitalitร indipendente, perchรฉ divina, da avvenimenti e piani umani e da altre forze dissolvitrici. La parabola ci immette in un ottimismo riposante che non ha nulla a che vedere col meccanicismo, perchรฉ la vita non รจ una macchina montata. Il cammino umano รจ solo un concorso.
Lโattivitร propriamente detta โ lavorare e camminare – la compie Dio. Dio e uomo operano quindi insieme. La parabola del granello di senape vuol sottolineare che dove Dio opera, โpoca favilla gran fiamma fecondaโ. Il granello di senape รจ cosรฌ piccolo che appena si scorge sul palmo della mano. Gettato in terra, cresce cosรฌ in fretta e cosรฌ maestoso da diventare lโarbusto piรน grande del giardino, sui cui rami possono poggiarsi gli uccelli.
Dio non ha bisogno di grandi inizi o di strutture perfette. Le sue opere cominciano per lo piรน da un nonnulla e nel nascondimento; sono poco appariscenti e prive di pubblicitร . Ma, poichรฉ sono opere di Dio, si sviluppano incessantemente e mostrano proprio nella sproporzione tra lโinizio e il completamento lโopera delle sue mani.
Cosรฌ avviene per la parola di Cristo. Egli dice a Pietro: โTu sei Pietro e su questa pietra edificherรฒ la mia chiesaโ. Da queste parole scaturisce la grandezza del pontificato romano. Agli apostoli dice: โFate questo in memoria di meโ e da questo sorge lโalbero della Messa. Cristo dice ancora: โAndate in tutto il mondoโ e la fonte dirompente di questa Parola diventa la corrente maestosa dellโevangelizzazione in tutti i continenti.
Lo stesso vale per i movimenti allโinterno della Chiesa. Dalla solitudine della grotta di Subiaco nasce il mondo benedettino. Dalla veglia dโarmi davanti alla Madonna di Monserrato nasce la Compagnia di Gesรน; dallโoratorio di Valdocco la grande opera salesiana. Un modestissimo seminarista diventa il Santo Curato dโArs.
La sconosciuta monaca del Carmelo di Lisieux diventa grande dottore della Chiesa. ร sempre la stessa legge dello sviluppo: dal piccolissimo al grandissimo, perchรฉ la potenza di Dio non รจ legata alla grandezza terrena. Chi paragona lโalbero di senape magnificamente sviluppato, col granellino di senape, deve renderne gloria a Dio.
