Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 16 Maggio 2024

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ยซQuando moriremo, nessuno ci verrร  a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibiliยป, questo รจ il testamento spirituale del giudice Livatinoโ€ฆ รจ una frase ormai universalmente conosciutaโ€ฆ sembra una riformulazione di un bellissimo messaggio che Santโ€™Ignazio di Antiochia in un famoso sermone dei primi secoli aveva detto con queste parole: โ€œรˆ meglio essere cristiani senza dirlo, piuttosto che dirlo senza esserloโ€.

Qualche secolo piรน tardi, una frase attribuita a san Francesco di Sales diceva piรน o meno cosรฌ: non parlare sempre di Gesรน, ma comportati in modo tale che ti si chieda di Gesรน!

Insommaโ€ฆ sia Livatino che Santโ€™Ignazio che san Francesco di Sales invitano alla coerenza della fede e richiamano lโ€™attenzione sulla serietร  del cammino di fede: la fede รจ una cosa seriaโ€ฆ non sono paroleโ€ฆ รจ fatta da fattiโ€ฆ concreti. 

Gesรน, nel vangelo di oggi, in qualche modo, prega proprio per questa credibilitร โ€ฆ per questa coerenzaโ€ฆ dalla nostra unione si vede che siamo suoi discepoliโ€ฆ da come ci amiamoโ€ฆ e, ovviamente, non รจ un caso che la sua presenza sacramentale si dice: comunioneโ€ฆ perchรฉโ€ฆ alla fineโ€ฆ noi facciamo la comunioneโ€ฆ perchรฉ tra di noiโ€ฆ siamo in comunione!

AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK | Telegram

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