don Mauro Pozzi – Commento al Vangelo di domenica 21 Aprile 2024

Domenica 21 Aprile 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 10, 11-18

Data:

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Il Buon Pastore dร  la vita per il gregge, vuole farlo crescere non per sfruttarlo, ma per divinizzarlo.
don Mauro

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BUON PASTORE

Uno dei modi piรน antichi di rappresentare Gesรน รจ stato raffigurarlo come un pastore con una pecora sulle spalle. รˆ unโ€™immagine che si trova spesso come ornamento sui sarcofagi paleocristiani. Il Maestro dichiarandosi il buon pastore si collega ad una tradizione antichissima, comune alle culture orientali, che troviamo nei profeti.

Soprattutto Ezechiele e Geremia si servono di questa figura per indicare il Messia e dunque Gesรน si proclama il Cristo identificandosi con il pastore annunciato nellโ€™Antico Testamento. Egli dร  la vita per le sue pecore. In genere chi alleva gli ovini lo fa nel suo interesse, per il latte, la lana e la carne. Al contrario Gesรน mette in gioco la sua vita per far crescere il gregge fino a divinizzarlo.

รˆ quanto dice Giovanni nella seconda lettura: quando egli si sarร  manifestato, noi saremo simili a lui, perchรฉ lo vedremo cosรฌ come egli รจ. Inoltre il buon pastore difende il suo ovile dal lupo che rapisce e disperde. รˆ un chiaro riferimento a satana, che col peccato allontana dalla comunione e divide. Il mercenario รจ il cattivo sacerdote, che non si spende per la sua gente, ma lascia che il predatore se ne appropri.

Il monito รจ per i sacerdoti di tutti i tempi e dunque anche per me. Ezechiele (3, 16-21) dice che se il profeta, cioรจ il portavoce di Dio, non avverte il malvagio della morte che incombe su di lui, di quella morte gli sarร  chiesto conto. Il compito di tutti i fedeli della chiesa e soprattutto dei ministri, dal prete fino al papa, รจ quello di parlare con franchezza, senza paura di avere delle noie, per annunciare il Regno.

Gesรน รจ stato crocifisso e anche oggi il mondo si scaglia contro lโ€™insegnamento della Chiesa e contro coloro che dicono la veritร  come รจ successo a M. L. King o a Gandhi. Il Signore perรฒ non abbandona chi รจ perseguitato perchรฉ lo conosce ed รจ conosciuto da chi gli appartiene. Questa conoscenza ha un significato particolare nella Bibbia, non รจ un semplice atto intellettuale, ma unโ€™esperienza coinvolgente, un vero incontro.

Giovanni allโ€™inizio della sua prima lettera dice di annunciare il Verbo che ha visto, udito e toccato. Questo significa che anche noi dobbiamo arrivare a questa conoscenza. Non รจ impossibile perchรฉ i sacramenti rendono la presenza di Cristo tangibile. Nella messa che celebriamo possiamo ascoltare la sua parola e toccarlo, addirittura mangiarlo, nel pane spezzato.

Inoltre la preghiera รจ un modo meraviglioso per aprire la porta al Signore che bussa e farlo entrare nella nostra vita. La vita cristiana nasce da questo incontro, prima che dai comandamenti. Nasce dallโ€™ascolto della voce del Pastore che ci chiama per nome.

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