don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 10 Aprile 2024

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Dio โ€“ amore โ€“ mondo

Ancora il dialogo nella notte di Nicodemo. Quel dialogo tocca stavolta il tema dellaย vita eterna. Che cosa intendeva Gesรน con questa espressione? Non tanto una vita dilatata nel tempo quanto una vita qualitativamente diversa, vale a dire una vita trasfigurata da una bellezza che le puรฒ venire solo da Dio.

Lโ€™uomo, lasciato a se stesso, non ha la possibilitร  di appagare questo anelito e dโ€™altra parte tutti i suoi desideri, persino i suoi errori, esprimono questa sua interna tensione verso il superamento dellโ€™esistente per la conquista di una condizione inedita che attinga alla dimensione del divino.
Ora, se lโ€™uomo non puรฒ farcela da solo, deve per questo abbandonare la speranza di poter raggiungere questa condizione?

รˆ qui che si colloca la risposta di Gesรน. Se lโ€™uomo non puรฒ salire a Dio, cโ€™รจ un Dio che discende verso lโ€™uomo:ย Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito. Dio รจ costituito proprio da questo movimento discendente: cโ€™รจ una condiscendenza di Dio verso lโ€™umanitร . Perchรฉ questo movimento? Il motivo รจ affidato a delle parole semplici ma anche straordinariamente luminose:ย Dio ha tanto amato il mondoโ€ฆPer amoreโ€ฆย รจ proprio dellโ€™amore abbracciare la condizione dellโ€™amato permettendogli di accedere a uno stadio diverso di comprensione di sรฉ, della vita, del mondo, dal basso, per un processo lento e graduale. Non per salti nรฉ per costrizioni.

Dio, amore, mondo: sono tre parole che prima di Gesรน sembrava impossibile tenere insieme. Comโ€™รจ possibile che Dio possa amare anche quelli che lo ignorano o che addirittura lo negano? Tra le due parole che sembravano inconciliabili, Dio e mondo, cโ€™รจ una terza parola,ย amare, che supera le distanze e stabilisce un rapporto.

Noi sappiamo che Dio aveva giร  stabilito un rapporto particolare con un popolo. Qui perรฒ, nelle parole di Gesรน a Nicodemo, non cโ€™รจ di mezzo solo un popolo, ma tutta lโ€™umanitร :ย Dio ha tanto amato il mondoโ€ฆ

Ed รจ significativo anche ilย chiunqueย che ricorre nel brano evangelico come destinatario di questa salvezza offerta.

Chiunqueย rappresenta la famiglia umana. Dio รจ il Dio di tutti, senza distinzioni ed esclusioni.
E questo incontro tra Dio e il mondo avviene nella croce, avviene, cioรจ, in tutti quegli elementi di scarto che compongono lโ€™umana esistenza. La croce รจ il luogo della riconciliazione. La ferita รจ chiamata a diventare feritoia. E la croce รจ il segno permanente che ci dร  la certezza che Dio non vuole la nostra condanna, ma la nostra liberazione.

Non cโ€™รจ peccato, per quanto grande, che sia piรน grande dellโ€™amore di Dio. Non cโ€™รจ delitto che non possa essere perdonato. Quella croce ci attesta che lโ€™amore รจ piรน forte di ogni colpa.

Qui mi pare ci sia chiesto un cambio di prospettiva, un cambio di sguardo sul mondo. Il mondo, il nostro, รจ una realtร  per la quale il Signore non cessa di sperare. Cโ€™รจ come una ostinazione di Dio nel portare avanti il suo progetto di salvezza e di amore nonostante le nostre resistenze. รˆ un Dio che non ci chiede di temere il suo giudizio ma di credere al suo amore.

Noi non siamo cristiani perchรฉ amiamo Dio. Siamo cristiani perchรฉ crediamo che Dio ci ama.

Per gentile concessione di don Antonio Savone dal suo blog | CANALE YOUTUBE | TELEGRAM

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