Il Vangelo di oggi si apre con varie voci su chi sia davvero Gesù. È un profeta oppure è il Cristo? Da dove proviene? C’è un po’ di confusione generale e un certo dissenso su di Lui.
Gesù fa paura ai farisei perché smuove i cuori della gente, perché la Buona notizia che Egli porta sconvolge gli animi, destabilizza l’ordine e la rigidità dei farisei, incapaci di riconoscerLo per la loro presunzione di sapere tutto e di saperne più di tutti.
Tra i farisei però si distingue un uomo che guarda Gesù con occhi diversi: si tratta di Nicodemo che sceglie di metterci la faccia, anche a costo di essere sminuito e preso in giro. Seguire Gesù non ci garantisce di essere sempre apprezzati, anzi, spesso agli occhi di qualcuno si potrebbe apparire come ingenui e irrazionali.
Ma stare con Gesù attraverso la preghiera, l’ascolto della Parola, la Riconciliazione e l’Eucaristia ci rivela la verità di noi stessi, in relazione a Lui e ai fratelli. Stare con Lui ci rivela anche che non si tratta di una bella favoletta, ma di una storia vera che si intreccia con le nostre e a poco a poco svela la sua trama.
Vivere questa relazione d’altra parte ci apre gli occhi quando rischiamo di fare i sapientoni come i farisei che restano chiusi in sé stessi e nella propria cerchia, lontani dagli altri e dal Signore.
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