Dovโรจ il nostro Tabor? Che cosโรจ il Tabor?
Ognuno ha i suoi luoghi preferiti, una vetta di montagna per respirare aria buona, presso la riva del mare per contemplare il mare calmo o un tramonto, la pianura, insomma, vi sono luoghi di meditazione e di quiete, di bellezza che incanta, anche in un bosco per abbracciare gli alberi o nel proprio giardino per sentire il profumo di un fiore.
Dovโรจ il nostro Tabor?
ร una domanda importante, profonda: dovโรจ la bellezza che ci salva e ci trasfigura? Puรฒ essere distante tanti chilometri o vicinissimo a noi, anche dentro il nostro cuore, in cui tutto รจ battito, meraviglia e stupore. Concretezza o utopia, il Tabor esiste, ognuno ha il suo Tabor, dove si svolge la lotta quotidiana, il roveto ardente o il Sinai della rivelazione. Anche il letto dellโammalato รจ un Tabor, come la mano del medico che accarezza il paziente, e solo Dio puรฒ aiutarci e trasfigurarci per fare esperienza di luce. Il vangelo, buona notizia per la nostra vita, racconta Gesรน che si accompagna con i suoi tre amici piรน intimi, Pietro, Giacomo e Giovanni. Venite con me sul Tabor รจ lโimperativo divino, unโesperienza indimenticabile, in cui egli si trasfigura, ha un volto illuminato, bello, raggiante, pieno di luce, e ti emoziona perchรฉ hai a che fare con Dio. Abbiamo mai fatto esperienza di luce?
Che cosโรจ il Tabor?
I tre hanno occhi incantati come bambini, dopo la fatica della salita un poโ di quiete, ma dopo, una volta scesi a valle, dovranno affrontare la dura esperienza di accettare il fallimento del Maestro, la sequela della croce. Essi non sanno descrivere cosa sia il Tabor, luce, gioia, bellezza, stupore, sono immersi in unโestasi che rimane nel petto, e servirร per incoraggiare nei momenti di avversitร .
Cosa vuol dire il Tabor?
La nostra esistenza รจ fatta di momenti di buio e di momenti di luce, questi ultimi servono per rimanere aggrappati quando tutto si fa difficile, quando tutto รจ incomprensibile, quando tutto รจ contro, quando non ci sono parole per interpretare una realtร dura, ma solo grida e gemiti.
Dentro la nube sul Tabor, la voce del Padre che rincuora: Ascoltatelo! Di nuovo lโimperativo dopo il battesimo nel Giordano, un atto di fede, il ritorno alla parola, la memoria del cuore.
Prima di proseguire verso un altro monte, quello delย Golgota, un anticipo di luce, di gioia, che si passa prima dalย Getsemani. Posso solo immaginare quanto sarร stato difficile per i discepoli annebbiati dal susseguirsi degli eventi, tentare di capire quello che stava succedendo.ย Seguire Gesรนย รจ qualcosa di veramente e profondamente serio, non basta un atto di fede intellettuale, troppo semplice, cโรจ il rischio, lโofferta della propria vita, fatta di carne e di sangue, un vero e proprio sacrificio del cuore, una consegna totale e radicale. Dio vuole tutto, e tu sei disposto?
Si deveย saper stare sul Tabor, per imparare aย stare nella valle della ferialitร , quellaย santitร ordinariaย di cui parlava San Giovanni Paolo II, nellโagone del Getsemani, come anche sul Golgota, per risplendere di luce, polvere di stelle che illuminano i passi della vita.
Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog
Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. […]

