Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 14 Febbraio 2024

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Il gesto proprio ed esclusivo del primo giorno della Quaresima รจ l’imposizione delle Ceneri. Ma qual รจ il suo significato? Ai gesti esteriori deve sempre corrispondere la sinceritร  dell’animo e la coerenza delle opere. La Quaresima รจ il ยซtempo favorevoleยป, per rinnovare il nostro cammino di conversione: si tratta di rifiutare gli idoli seducenti che ci inducono a dimenticare il Vangelo. Come peccatori dobbiamo chiedere perdono a Dio, l’unico in grado di restituirci gioia e speranza.

Un altro aspetto della spiritualitร  quaresimale รจ quello ยซagonisticoยป. Ogni giorno, ma particolarmente in Quaresima, il cristiano deve affrontare una lotta, come quella di Cristo nel deserto di Giuda e nel Getsemani. Si tratta di una battaglia spirituale, che รจ diretta contro il peccato e contro Satana e che investe l’intera persona e ci richiede un’attenta e costante vigilanza. Una lotta nella quale vanno utilizzate le ยซarmiยป della preghiera, del digiuno e della penitenza.

Lottare contro il male, contro ogni forma di odio, e morire a sรจ stessi รจ l’itinerario ascetico che ognuno รจ chiamato a percorrere con umiltร  e pazienza, con generositร  e perseveranza. Questo itinerario rende i cristiani testimoni e apostoli di pace. Alla violenza che minaccia la pace nel mondo la nostra risposta รจ quella di Colui che ha abbracciato la Croce, seguendo il sentiero piรน lungo ma efficace dell’amore. Dobbiamo impegnarci nell’opporci al male con il bene, alla menzogna con la veritร , all’odio con l’amore.

L’amore, deve poi tradursi in gesti concreti specialmente verso i poveri e i bisognosi. Siamo chiamati a lottare contro l’ipocrisia, l’ostentazione, la ritualitร  esteriore, che si compiace dei propri atti ma senza incidenza nell’interioritร , nell’impegno esistenziale e sociale. Quando facciamo qualcosa di bene subito nasce in noi il desiderio di essere stimati di essere ammirati, di avere una ricompensa, una ricompensa falsa, perรฒ, perchรฉ รจ la gloria umana, la nostra soddisfazione.

E questo ci chiude in noi stessi, mentre contemporaneamente ci porta fuori di noi, per vivere solo di quello che gli altri pensano di noi, di noi lodano e ammirano. Il Signore ci chiede di fare il bene perchรฉ รจ Bene e perchรฉ Dio รจ Dio e ci dร  anche il modo per vivere cosรฌ: vivere in rapporto col Padre. Per fare il bene noi abbiamo bisogno di vivere nell’amore di qualcuno. Se viviamo nell’amore del Padre, nel segreto con il Padre, il bene lo faremo in modo perfetto.

Il nostro atteggiamento in questa Quaresima sia dunque di vivere nel segreto, dove solo il Padre ci vede, ci ama, ci aspetta. Se possiamo fare poco, facciamolo nella preghiera, nella mortificazione, nella caritร  fraterna, umilmente, sinceramente davanti a Dio; cosรฌ saremo degni della vita eterna che il Signore Gesรน ci ha promesso.

Per riflettere

Il Signore predilige chi si rivolge a lui con umiltร  e povertร : riusciamo a contrastare il desiderio di essere ammirati, stimati e ricompensati quando facciamo un’opera buona?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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