ยซSe tu squarciassi i cieli e scendessi!ยป
Cโรจ un sentimento, difficile da descrivere, che รจ un misto di gioia e di nostalgia, di attesa e di ricordi. Come quando aspettiamo da tempo di rivedere un carissimo amico a cui vogliamo un bene dellโanima e da cui ci sentiamo amati in modo incondizionato, in modo esagerato; al tempo stesso sentiamo di avere in passato deluso, ferito questo amico.
Non vediamo lโora di incontrarlo e il cuore scoppia di gioia solo al pensiero del suo ritorno: la sua presenza รจ come una luce nellโoscuritร ! โฆma sappiamo bene di non meritare questa amicizia, di non meritare la visita di una persona cosรฌ straordinaria e speciale.
Con queste disposizioni la liturgia ci invita a iniziare il tempo di Avvento.
Lo fa prima di tutto con un testo sublime di Isaia. Ecco qualche passaggio: ยซTu, Signore, sei nostro padreโฆ ritorna per amore dei tuoi figliโฆ Se tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti! Orecchio non ha sentito, occhio non ha visto che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto per chi confida in lui. Siamo tutti avvizziti come foglie, le nostre iniquitร ci hanno portato via come il ventoโฆ Ma, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi siamo opera delle tue mani!ยป. Segue il grido orante del Salmista: ยซDio dellโuniverso, ritorna! Da te mai piรน ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome!ยป.
Gesรน riassume tutto questo con un verbo: ยซVegliate!ยป. ร la veglia non di chi teme, ma di chi ama, come la veglia di figlio in attesa del ritorno di un padre o di una madreโฆ
Vegliamo, dunque, intensificando la preghiera e la meditazione della Parola, per essere pronti ad accogliere la Gioia dellโEmmanuele!
