don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 26 Novembre 2023

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Nessuno โ€œandrร โ€ allโ€™Inferno

La piรน grande bestemmia รจ quella dโ€™andare a minacciare uno dicendogli, o dicendole: โ€œAttento che, se continui cosรฌ, andrai allโ€™inferno!โ€ O, ancora peggio, il minacciare tirando in ballo Dio medesimo: โ€œDio ti manderร  allโ€™inferno!โ€ Fossero la stessa cosa, come apparirร  di primo acchito al lettore, non so se varrebbe la candela (af)fidarsi ad un Dio cosรฌ: di macellai religiosi che vanno a minacciare il quieto vivere armati di mannaie ce ne son a bizzeffe.

Cristoddรฌo, quando venne al mondo, ci venne come nessun altro prima di Lui, dopo di Lui: โ€œSono venuto fin qui perchรจ abbiate la vita, e ce lโ€™abbiate pure in abbondanzaโ€ ebbe a dire in una giornata uggiosa per gli animi dei suoi ascoltatori. Allโ€™inferno, dunque, non si va, non si andrร : punto, a capo. Che nessuno osi professare una baggianata simile. E nemmeno sarร  Dio che manderร  qualcuno allโ€™inferno.

Lโ€™Inferno, come pure il Paradiso e il Purgatorio (chโ€™รจ lโ€™anticamera del Paradiso), si declina con i verbi al tempo presente, non al tempo futuro: troppo comodo posticipare a data da definirsi la soluzione del nostro caso. Allโ€™inferno, dunque, uno ci sta adesso, o non ci starร  manco domani. In Paradiso uno ci sta adesso, oppure non ci starร  nemmeno domani. Perchรจ allโ€™Inferno, come anche in Purgatorio o in Paradiso, non ti ci manda Dio: sei tu che decidi di starci adesso. Di rimanerci per sempre, dunque. Anche domani, chโ€™รจ il giorno dโ€™inizio dellโ€™eternitร . Del tempo perpetuo.

Siamo in presenza dellโ€™ultima eresia? Assolutamente: รจ qui, nellโ€™oggi della mia storia, che io sto decidendo che ne sarร  di me domani. Che sto scegliendo dove andare domani: allโ€™Inferno o in Paradiso, magari abitando qualche tempo in Purgatorio. Lโ€™ha messo per iscritto Cristo stesso, venendo al mondo, che Lui non avrebbe assolutamente voluto imporsi o proporsi come disossatore delle carni: visse aprendo parentesi nelle anime, proponendosi come alternativa alla moda del tempo, sognรฒ di diventare lโ€™amico segreto dei pomeriggi tristi.

Poi, alla fine perรฒ, lasciรฒ allโ€™uomo il diritto di decidere sul suo fine-vita: con Lui, contro di Lui. โ€œQuando mai mi รจ capitato di decidere dove andare dopo morto โ€“ diranno i piรน leggendo queste righe -. Ovvio che, se spettasse a noi, chi andrebbe giรน in fondo ad ardere nellโ€™Inferno?โ€ Rispose Cristo in persona, prendendosi la scena e il microfono:ย ยซHo avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitatoยป.

Colpisce lโ€™attenzione ai piccolissimi dettagli, sembra lโ€™elogio della gestualitร  piรน semplice: un pezzo di pane, un bicchiere dโ€™acqua, la porta che si apre, una maglietta usata, il letto dโ€™ospedale. Mica parla di incensi, processioni, novene, castitร , digiuni, cilici, saturni e talari. Parla di infinitamente meno, perchรจ per Lui, al centro, cโ€™รจ lโ€™infinitamente grande della vita. Sono verbi sui quali si sopravvive e si naufraga un poโ€™ tutti quanti: verbi di scogliera, verbi di tempesta, verbi quotidiani. Sono verbi finali attraverso i quali, come al gate di un aeroporto, esibiremo al Dio cristiano la nostra scelta nellโ€™ultimo giorno, quello del grande decollo.

Lui, senza battere ciglio, a seconda del โ€œEro lรฌ e sei venutoโ€ o โ€œEro lรฌ e non sei venuto, tu mi hai scansatoโ€ ci indicherร  la direzione, scelta da noi come si sceglie un posto in aereo al momento della prenotazione:ย ยซVenite, benedetti del Padre mio (โ€ฆ) Via, lontano da me maledetti, nel fuoco eternoยป.

Preoccuparsi dunque dellโ€™aldilร  non serve a nulla, se non ad illudersi che il tempo faccia le cose al posto nostro. Preoccuparsi dellโ€™al di qua, invece: รจ qui, in questa trama cosรฌ apparentemente ripetitiva, che stiamo scegliendo chi saremo per sempre.

Invece di vivere la vita comโ€™รจ di certi uccelli, quelli che sono capaci di dormire in volo, Cristo invita a non farsi scappar la piรน piccola delle occasioni chโ€™รจ sempre la piรน fastidiosa delle occasioni:ย ยซEro in carcere e voi siete venuti a trovarmiยป. Ci mancava questโ€™ultima, proprio il carcere: Cristo nascosto in galera. E lรฌ, in quel posto turpe, aprire una delle sei autostrade che portano in Paradiso.

Per gentile concessione di don Marco Pozza – Fonte

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