Il vangelo di oggi ci invita a riflettere sull’esperienza della salvezza e sulla nostra capacitร di gratitudine. Quante volte siamo stati quell’unico lebbroso che torna indietro a ringraziare Gesรน? E quante altrettante volte siamo stati quei 9 lebbrosi che una volta guariti, non tornano da Lui? Ma la gratitudine ed anche la salvezza non hanno scadenza. Il Signore รจ sensibile alle nostre preghiere di guarigione ed รจ paziente nell’attesa.
Il Signore รจ magnanimo nella salvezza, non sta lรฌ a pensarci. La sua Salvezza “non si controlla”, si manifesta in settantavoltesette modi diversi. Quante volte abbiamo fatto esperienza di salvezza (non si tratta solo di grandi manifestazioni)? Quante volte , in una giornata proprio no, la gentilezza di uno sconosciuto ci ha fatto sorridere? Quante volte quei ragazzi proprio scalmanati in oratorio, ci sorprendono all’improvviso? Quante volte una chiacchera con un amico, con il don, un animatore ci alleggerisce il cuore?
Tutto รจ salvezza, tutto รจ grazia. E in questo non siamo mai i soli… I lebbrosi erano dieci. Siamo tutti, nelle piaghe della nostra vita, in modo uguale e diverso, lebbrosi. Chiediamo, dunque, al Signore il dono della salvezza, ma anche il dono di essere quelle mani che alleviano la lebbra del prossimo; senza dimenticare la capacitร di gratitudine.
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