Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 19 Ottobre 2023

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Continua come un fiume in piena, il Signore. L’invito a pranzo del fariseo si รจ trasformato in una lunga e puntuale disanima sulle incongruenze e le contraddizioni, le storture e le assurditร  degli uomini di fede di ieri e di oggi. Di noi uomini di fede.

Dall’ipocrisia dell’osservanza esteriore dei precetti, all’ abitudine di ingigantire problemi piccoli per nascondere quelli grandi, all’assumersi il ruolo di avvocati di Dio, alla persecuzione (santa e sempre giustificata) di coloro che non la pensano come noi: Gesรน รจ brutale nella sua franchezza.

Un discorso duro, il suo, certo, che dovrebbe spaccare qualche crosta, scuotere qualche anima. E inveceโ€ฆ Il risultato รจ una contrapposizione frontale: il mite falegname, fattosi profeta, diventa acerrimo nemico da eliminare. Non facciamo anche noi cosรฌ?

Invece di accogliere come monito quanto ci viene detto, svalutiamo e ridicolizziamo chi ce l’ha detto. Nel caso specifico, Gesรน rimarca la pessima abitudine di riconoscere i profeti solo dopo averli ammazzati. Cosรฌ nella storia di Israele molti uomini e donne inviati da Dio sono stati zittiti, oltraggiati e perseguitati.

Il caso piรน clamoroso rimane quello di Geremia che, perรฒ, non รจ un’eccezione. Ma la cosa peggiore che Gesรน rimarca รจ che solo tardivamente quegli inviati di Dio sono riconosciuti come tali, e allora si celebrano e si costruiscono dei monumenti in loro onore. I profeti vanno riconosciuti quando sono in vita e agiscono, non quando รจ troppo tardi!

Ma lo stesso errore non lo facciamo forse anche noi oggi, accorgendoci con colpevole ritardo dello spirito profetico di chi nella Chiesa ha anticipato i tempi? Basta rileggere gli eventi storici nell’ultimo secolo, di quanti hanno accolto la luce dello Spirito Santo per indicare una strada: teologi sospesi dall’insegnamento, preti perseguitati per le loro idee, laici costretti a scegliere davanti ad eventi politici.

Chiediamoci se oggi Gesรน riguardo a noi, alle nostre parrocchie, non direbbe le stesse paroleโ€ฆ Chiediamo davvero un cuore capace di mettersi in discussione alla luce dell’amore di Dio che vuole per noi il bene.

FONTE: Amen โ€“ La Parola che salva

Commento al brano del Vangelo di: โœ Lc 11,47-54

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