L’uomo desidera essere grande. L’uomo desidera compiere grandi azioni: per essere guardato e ammirato, cioรจ ottenere l’amore degli altri per sรฉ; per aiutare e fare il bene degli altri, cioรจ per esprimere il proprio amore per gli altri; per poter affermare con serenitร che la sua vita ha avuto un senso. Gesรน ci toglie dalla prigione del nostro pensiero: non รจ la nostra azione che ci rende grandi, ma ancora prima di essa, il bambino, รจ giร vestito della grandezza e della dignitร a immagine di Dio.
Nel cuore di qualsiasi uomo alberga il segno di Dio. Questo vuol dire che io sono grande, sacro e prezioso; e che l’uomo seduto accanto a me in ufficio, sul tram, sul tavolo del ristorante, รจ vestito della stessa grandezza e dignitร . Con quale rispetto Dio si accosta all’uomo e con quale rispetto anche noi possiamo guardare i nostri vicini! L’amore immenso e gratuito che Dio ha per loro รจ garanzia, come si รจ portati a voler bene agli amici degli amici, solo in garanzia della stima che i nostri amici provano per i primi.
Ma Gesรน presenta come cuore del discorso non cosa fare per essere grandi, bensรฌ l’accogliere. L’attenzione si sposta dall’essere grande all’accogliere il grande. Questo รจ il modo per sfuggire alla superbia e alla tentazione del potere e della prevaricazione: spostare l’attenzione da sรฉ a Colui al quale รจ diretto il nostro amore.
Che il problema della giornata non sia come essere grandi, ma come accogliere l’uomo intorno a noi e dunque il Signore. Accogliere: quale delicatezza e tenerezza nasconde questo verbo. Non รจ tanto un verbo di azione quanto di ricezione: Dio va accolto. ร Lui a presentarsi alle porte della nostra mente e del nostro cuore: noi dobbiamo accettare di dedicare una seria attenzione, una disponibilitร e l’umiltร dell’ascolto verso la proposta di Dio nella giornata. Con quale segno o uomo, anche il piรน piccolo, busserai oggi Signore alla mia porta?
Per riflettere
Signore fa che sia pronto a sacrificare la sterile centralitร della mia persona per accogliere la Tua presenza.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



