Nella solennitร dellโAssunzione di Maria la Chiesa ci invita a contemplare la conclusione della vita terrena della Beata Vergine, un evento pasquale, in cui โ colei che รจ ricolmata del favore divino โ realizza in se il frutto maturo della gloria, partecipando pienamente della risurrezione del Figlio.
Qualcuno ama definire questa solennitร come โla Pasqua di Mariaโ: essa infatti รจ la trasformazione che la vita della Madre ha subito nella luce della Pasqua di Gesรน. I nostri fratelli orientali chiamano questa ricorrenza โdormitio Mariaeโ, per indicare come la sua morte sia stata piรน un addormentarsi nel Signore, che quellโevento drammatico di dissoluzione che รจ la morte umana.
Riflettendo attentamente su tale mistero, che ci supera infinitamente, possiamo certamente concludere che se Cristo, vero Dio e vero uomo, come chiaramente rivelato nei Vangeli ed oggetto della nostra fede, รจ passato per la morte fisica per poi risorgere al terzo giorno, anche sua Madre, benchรฉ preservata da ogni macchia di peccato originale e attuale, ma sempre creatura umana, ha dovuto passare attraverso unโesperienza mortale.
Tale passaggio, perรฒ, รจ stato certamente singolare, privo della corruzione tipica dei corpi creati, piรน in linea con un transito dalla vita terrena alla vita eterna, non solo con lโanima, ma subito anche con il corpo, una specie di trasformazione o di ingresso in una dimensione nuova e luminosa. Ed ecco che accanto alla tradizione orientale, si inserisce quella piรน occidentale che definisce questo evento come assunzione di Maria al cielo.
Guardando con i nostri occhi mortali in questa abbondanza di luce, nonostante lโinfinito superamento della nostra comprensione, possiamo scorgervi alcuni forti spunti per la nostra vita di fede. In Maria Assunta nella gloria siamo anzitutto chiamati a riconoscere che la nostra patria รจ nei cieli: ogni creatura umana รจ creata e pensata per il cielo. La vita terrena รจ lโinizio di questo percorso, ma essa si compie nella piena comunione con Dio nellโeterno. A questa sorte gloriosa โ come giร accaduto in pienezza per Cristo Gesรน e per Maria โ sono chiamate non solo le anime, ma anche i corpi, di cui nel Credo noi professiamo che alla fine dei tempi risorgeranno.
In questa luce emerge fortemente lโattenzione che noi cristiani rivogliamo alla dimensione fisica: il corpo non รจ un accessorio secondario, qualcosa da usare ed abusare a nostro piacimento, ma vero tempio dello Spirito, disegnato per la gloria. Quello che Maria รจ giร ora, per singolare privilegio, saremo anche noi alla fine dei tempi, quando anche i nostri corpi risorgeranno nella gloria.
Maria, infine, ci indica la via: la sua fede obbediente e incondizionata, sin dal sรฌ allโAngelo, passando per il nuovo sรฌ sotto la croce del Figlio, fatto di dolore e di offerta, fino alla conclusione della sua vita terrena, รจ stata la porta attraverso la quale รจ entrata abbondante la grazia, quella vita divina che si รจ poi realizzata in pienezza nel frutto della gloria in cui ora รจ immersa e verso la quale attrae tutti noi con la sua bellezza.


