Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 4 Agosto 2023

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Andare oltre il giร  noto

Alla fine del discorso in parabole Gesรน arriva alla sua patria, Nazareth. Nella โ€œsinagogaโ€, la โ€œloroโ€, quasi a indicare da subito una distanza, Gesรน insegna: ci sono meraviglia e domande, ma alla fine provoca scandalo e diffidenza e quindi โ€œnon fece molti prodigiโ€ (Mt 13,58).

Il centro del racconto รจ sempre il Signore, รจ sempre Gesรน: cosa suscitano nei suoi ascoltatori le sue parole, i suoi gesti, la sua sola presenza? Non sappiamo cosa ha insegnato, ma ha parlato come un sapiente. Ancora parabole? Una parabola รจ, in fisica, una traiettoria che un oggetto compie una volta che รจ lanciato verso lโ€™alto: cโ€™รจ un punto di partenza, un vertice e poi un punto di ricaduta. Una parabola ci invita a un percorso, a fare dei passi, ad andare oltre il punto in cui siamo.

Gesรน ha parlato di un seminatore ai nostri occhi poco avveduto che sparge dovunque il seme, ha spiegato le possibili sorti dei semi, ha svelato che ogni grande albero che offre ristoro a molti nasce da un seme microscopico, che la farina diventa pane per lโ€™agire nascosto di briciole di lievito, che non bisogna temere se cโ€™รจ zizzania in mezzo al grano o pesci cattivi insieme ai buoni. Il discorso di Gesรน รจ โ€œparabolaโ€, un invito pressante a non fermarsi al punto di partenza. รˆ necessario guardare piรน avanti, piรน in profonditร , piรน in largo, con fiducia nel germe di bellezza e bontร  che continuerร  inesorabile la sua strada: ci sarร  frutto anche cento volte tanto, i granai si riempiranno, e poi un tesoro sotto terra, una perla preziosissima, una rete colma di buoni pesciโ€ฆ

รˆ la stessa cosa che chiede ai suoi โ€œcompaesaniโ€. Nellโ€™incontro con loro vuole di nuovo raccontare il mistero del regno e aprire nuove prospettive. Non ci riesce. Per chi lo ascolta a Nazareth lui rimane il figlio del carpentiere e di Maria, con fratelli e sorelle ben conosciuti. Non cโ€™รจ spazio per il nuovo, non cโ€™รจ piรน mistero, la profezia รจ spenta: รจ solo un uomo di cui โ€œpresumonoโ€ di sapere tutto.

Non succede cosรฌ anche a noi? Gesรน non ci spiazza con le cose che dice e fa? Non ci sembra tante volte troppo indulgente o troppo buono? Non provoca un inciampo anche nel nostro cammino con le sue novitร , alternative alle nostre convinzioni e abitudini, che pure hanno senso? Ricordiamo il discorso della Montagna: โ€œAvete inteso che fu detto โ€ฆ ma io vi dicoโ€.

E allo stesso tempo tutto ciรฒ non ci interroga su come ci poniamo di fronte a chi รจ accanto a noi, a chi incrociamo nella vita di tutti i giorni? Abbiamo la capacitร  e il coraggio di uno sguardo che non si fermi al giร  noto, al giร  capito, al giร  โ€œetichettatoโ€?

Il vangelo di oggi ci spinge ad ampliare il nostro orizzonte, ad allargare il nostro cuore per comprendere, capire anche i piccoli segni di nuovo e di cambiamento. In noi, negli altri, nel mondo. E anzi sperare nel nuovo, nel cambiamento, nella trasformazione che il Signore puรฒ compiere.  Ci avvieremo in un cammino di libertร  che condurrร  alla gioia e beatitudine, come sta scritto: โ€œBeato chi non si scandalizza di meโ€ (Mt 11,6).

Ci รจ chiesto un poco di fede, fiducia, fossero solo come un granello di senapeโ€ฆ

fratel Marco

Per gentile concessione del Monastero di Bose

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