d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 24 Maggio 2023

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โœ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โœย Gv 17,11-19

Gesรน prega incessantemente il Padre nello Spirito per noi. Prima di tutto di tutto chiede che veniamo custoditi in Gesรน stesso, perchรฉ nessuno vada perduto. Che al di lร  di qualsiasi eventuale peccato accogliamo sempre la misericordia divina in Cristo.

Poi chiede che siamo portati nella pienezza della gioia. Gradualmente sempre piรน attenti ai criteri della fede che sono diversi da quelli terreni ma al tempo stesso accogliendo ogni persona, ogni cosa, a suo modo come grazia, imparando il buono, ciรฒ che รจ di Gesรน, da ciascuno. Imparando dunque a non cadere nei due estremi opposti di isolarsi dal mondo o di confondersi con esso.

Chiede dunque che non veniamo confusi dal Maligno. Il Maligno tende proprio a dividere. Diavolo da diaโ€™ โ€“ ballo, getto in mezzo. Isolati dal mondo, vivendo una legge astratta. Un fare senza comprensione umana che orienta a vivere di sensi di colpa, forzature, risposte meccaniche, senza lโ€™apertura allo Spirito che fa discernere di volta in volta in modo diverso, adeguato alle specifiche situazioni, approfondendo sempre piรน il senso del vangelo.

O allโ€™opposto cercando un vitalismo, unโ€™emozionalismo, scambiati per criteri validi. Con la conseguenza di ritenere buoni i sentimenti positivi e cattivi quelli negativi mentre i sentimenti, pur cosรฌ belli, umani, non sono nรฉ buoni nรฉ cattivi perchรฉ vengono da soli. Rabbie, rancori, giudizi istintivi, pensieri sessuali istintivi, non sono peccati perchรฉ appunto non scaturiscono dalla nostra volontร .

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Per questo Gesรน chiede che veniamo consacrati nella veritร . La veritร  non รจ una regola astratta nรฉ un benessere emozionale ma il cuore che cerca di accogliere la luce che scende delicatamente, gradualmente, come una colomba. La parola di Gesรน non รจ un concetto da comprendere con la mente e applicare con le proprie forze ma un seme che, accolto, cresce gradualmente, a misura della specifica persona.

Quando cerchiamo con semplicitร  di essere noi stessi nel bene che possiamo vivere con buonsenso nella luce lรฌ รจ Gesรน che ci sta prendendo per mano e portando sulla via della vita, verso il pieno compimento della sua parola. La sequela di Gesรน, la ricerca del vero, sta dunque nel cercare di stare uniti a lui nel cuore, nelle intenzioni sincere, cercando di vivere il bene semplice e pieno di buonsenso che realmente di volta in volta possiamo, nel quale gradualmente veniamo portati dalla grazia a crescere.

Dunque la domanda sul mio cammino autentico non รจ: ho seguito meccanicamente una regola? Nรฉ: mi sono sentito bene? Queste domande dividono il cielo dalla terra, il riferimento della crescita dal suo assorbimento graduale, a misura. La domanda sul mio autentico cammino รจ: ho cercato di ascoltare la luce serena e piena di buonsenso, di gradualitร , che illumina il mio cuore in modo specifico in ogni situazione?

Fonte: il blog di don Giampaolo Centofanti