don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 9 Maggio 2023

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Dona a noi la pace – Martedรฌ della V settimana di Pasqua

โœ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โœย Gv 14,27-31

Dagli Atti degli Apostoliย (14, 19-28)

Giunsero (a Listra) da Antiรฒchia e da Icรฒnio alcuni Giudei, i quali persuasero la folla. Essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della cittร , credendolo morto. Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli si alzรฒ ed entrรฒ in cittร . Il giorno dopo partรฌ con Bร rnaba alla volta di Derbe.

Dopo aver annunciato il Vangelo a quella cittร  e aver fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icรฒnio e Antiรฒchia, confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede ยซperchรฉ โ€“ dicevano โ€“ dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioniยป. Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto. Attraversata poi la Pisรฌdia, raggiunsero la Panfรฌlia e, dopo avere proclamato la Parola a Perge, scesero ad Attร lia; di qui fecero vela per Antiรฒchia, lร  dove erano stati affidati alla grazia di Dio per lโ€™opera che avevano compiuto.

Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede. E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli.

Il Presbitero nella Chiesa punto di comunione con Cristo e dโ€™incontro tra i credenti

La missione a Listra si conclude con un attentato alla vita di Paolo che fingendosi morto, dopo la lapidazione e aiutato dai fratelli, fugge dalla cittร  verso Derbe per annunciare anche lรฌ il vangelo suscitando la fede di molte persone. Nel viaggio del ritorno verso Antiochia di Pisรฌdia, da cui erano partiti, gli apostoli visitano le piccole comunitร  cristiane che si erano formate nelle varie cittร  toccate precedentemente. Il fine della seconda visita รจ quello di confermare nella fede i discepoli esortandoli a non temere le tribolazioni e le prove della vita ma a viverle con fiducia nellโ€™aiuto del Signore.

Come Gesรน spiega ai discepoli di Emmaus che la sofferenza del Servo di Dio รจ necessaria per entrare nella gloria e inaugurare il suo regno di amore e di pace per tutti, cosรฌ Paolo rivela il senso educativo del dolore vissuto con fede e per amore rimanendo uniti a Gesรน. I discepoli, ad immagine di Cristo e dellโ€™apostolo, sono chiamati a vivere le prove della vita in maniera cristiana, cioรจ senza abbattersi o mettere in dubbio la propria scelta di fede, ma affidando a Dio ogni rabbia, paura o tristezza per continuare ad amare anche i fratelli che attaccano, uccidono, mortificano e umiliano, per essere per loro testimoni con la gioia della risurrezione di Cristo che vince ogni morte.

La funzione dei โ€œpresbiteriโ€ che vengono costituiti in ogni Chiesa locale รจ quella di radicare in Cristo, crocifisso e risorto, la fede di ogni credente soprattutto quando essa รจ insidiata dalle difficoltร  e dalle persecuzioni. Essi sono consacrati per la missione di rimanere nelle loro comunitร  come punto di congiunzione con il Cristo vivente e presente nella Chiesa e perchรฉ, attraverso la preghiera comune e la comunione fraterna, i cristiani possano essere nel contesto sociale in cui vivono fermento di caritร , lievito di fraternitร , costruttori di pace.

+ Dal Vangelo secondo Giovanniย Gv 14,27-31

Vi do la mia pace.

In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli:

ยซVi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dร  il mondo, io la do a voi.

Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: โ€œVado e tornerรฒ da voiโ€. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perchรฉ il Padre รจ piรน grande di me. Ve lโ€™ho detto ora, prima che avvenga, perchรฉ, quando avverrร , voi crediate.

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Non parlerรฒ piรน a lungo con voi, perchรฉ viene il prรฌncipe del mondo; contro di me non puรฒ nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, cosรฌ io agiscoยป.

Dona a noi la pace

La sera di Pasqua Gesรน, apparendo agli apostoli chiusi nel cenacolo stretti nella morsa della paura, augura la pace e alita su di loro donando lo Spirito Santo. Il lascito di Gesรน รจ la sua pace, ovvero lo Spirito di cui รจ ripieno. La pace donata da Gesรน differisce da quella del mondo. La pace imposta dai governanti costa il sangue di coloro che devono subire prevaricazioni e ingiustizie. Il mondo ยซlascia in paceยป chi lo asseconda, chi obbedisce in maniera rassegnata alla logica del piรน forte, ma non puรฒ garantire la pace vera.

La pace di Dio non viene da una minaccia, ma da una promessa, quella di condividere con Gesรน la gioia dellโ€™amore. La pace di Gesรน รจ la riconciliazione. In questโ€™ottica essa diventa lโ€™unico motivo valido per rimanere fedeli a Dio e ai fratelli. Gesรน ne รจ un esempio. Pur sottoposto alla prova dal principe del mondo, non si รจ lasciato travolgere dalla paura che รจ lโ€™unica arma che il demonio ha per sottometterci.

La pace nasce dal servizio, ovvero dallโ€™obbedienza alla parola del Padre. Se si obbedisce alla paura sโ€™innescano conflitti, al contrario, se si accoglie il dono dello Spirito, la pace di Dio, allora si diventa operatori di pace e di riconciliazione. La pace si costruisce giorno per giorno nello stesso modo in cui cresce e matura una relazione dโ€™amore che รจ tale non perchรฉ non ha mai subito crisi, ma perchรฉ le ha attraversate avendo sempre presente lโ€™obbiettivo della riconciliazione.

๐Ÿ™ LEGGI LA PREGHIERA DEL GIORNO

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna