Anche i discepoli del brano di oggi, cosiโ come i due di Emmaus che avevamo incontrato Mercolediโ, fanno โ un cammino di ritorno โ.
In quel โ Io vado a pescare โ che pronuncia Pietro cโรจ la stessa delusione del โ noi speravamo โ dei due di Emmaus.
Pietro pensa che sia tutto finito, che tornerร a fare il โ pescatore di pesci โ dopo che il Signore gli aveva promesso di farlo diventare โ pescatore di uomini โ.
โ Veniamo anche noi con te โ.
Tutti sembrano arrendersi.
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E nella sfiducia โ non si accorgono โ che quellโuomo che stava sulla riva era Gesuโ.
Identica cosa era accaduta ai discepoli di Emmaus, che avevano โ occhi impediti a riconoscere โ che quel โ tale โ che camminava loro affianco era il Maestro.
La delusione fa stare male, la delusione porta alla rassegnazione, porta a credere di essersi illusi.
Eโ cioโ che sperimentiamo tutti noi.
Una malattia, un lutto, una perdita di lavoro, ci portano a sentirci delusi, abbandonati.
Ma come Signore, dove sei? Dovโรจ il tuo amore?
Perchรจ mi hai abbandonato?
Non dobbiamo vergognarci di cioโ, รจ la nostra umanitร .
Anche Cristo, sulla croce, urla: โ Mio Dio, mio Dio, perchรฉ mi hai abbandonato? โ
Lo sconforto per le avversitร cโรจ, lโimportante รจ essere radicati dentro, รจ aver fatto un cammino di fede perchรฉ basta โ una scintilla โ affinchรฉ i nostri occhi appannati si riaprano.
โ Eโ il Signore โ dice Giovanni quando la rete, buttata, di mattina, sulla parte destra, si riempie di 153 grossi pesci.
โ Eโ il Signore โ, gridiamo noi, quando nel lutto, nella sofferenza, troviamo una mano amica, un qualcuno che, in silenzio, ci sta vicino.
Quel qualcuno รจ Cristo che prende le sembianze di un fratello e che ci dice: โ vieni a mangiare โ, torna a โ mangiarmi โ, torna a nutrirti di me perchรฉ solo in me e con me, che ho sofferto come te, puoi affrontare il tuo dolore, la tua sofferenza, nella certezza che essa non avrร lโultima parola.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.


