Siamo nel momento di passaggio tra il ministero del Battista e quello di Gesรน. Giovanni Battista viene โconsegnatoโ (paredรฒke): โessere consegnatoโ (paradรฌdonai) รจ non essere piรน padroni di se stessi, รจ accettare che gli altri ci dominino, รจ diventare servi, schiavi. Anche Gesรน, come il Battista, sarร โconsegnatoโ, come il Servo di IHWH (Is 53,10.12), i profeti (Ger 26), i giusti (Dn 7,24-27). Tutta la vita di Gesรน รจ un โconsegnarsiโ: infatti รจ โconsegnatoโ ai Sommi Sacerdoti (Mc 14,10-11), a Pilato (Mc 15,1-10), ai soldati (Mc 15,15), e nellโEucarestia il suo corpo รจ โconsegnatoโ (Lc 22,19). ร la Chiesa, siamo tutti noi, sono io, che ogni giorno rifiutiamo praticamente di seguire lโesempio di Gesรน e del Battista. Tutti noi vogliamo essere i primi e non gli ultimi; tutti noi vogliamo โrealizzareโ la nostra vita e non certo perderla; tutti noi vogliamo decidere di noi stessi, e non certo che gli altri dispongano di noi; tutti noi vogliamo gli onori e rifuggiamo gli oltraggi e la persecuzione; tutti noi prediligiamo una vita di comoditร piuttosto che di sacrificio; tutti noi preferiamo godere che soffrire, comandare che obbedire, ricevere che dare, essere serviti piuttosto che servire. A nessuno va di essere โconsegnatoโ, divenire โun uomo per gli altriโ, un possesso altrui, che tutti possono usare; a nessuno va di โsvuotarsiโ per gli altri, perdersi per essi, farsi consumare, mangiare dagli altri, diventare โlโultimo e il servo di tuttiโ (Mc 9,35), come Gesรน il Cristo: eppure รจ a questo che siamo chiamati alla sequela del Signore!
Gesรน โsi ritirรฒ (verbo anachorรฉo) in Galileaโ (Mt 4,13), nella zona di Cafarnao, che diventa la seconda patria di Gesรน, dove resterร fino al capitolo 18.
Cafarnao, nella cosiddetta โGalilea delle gentiโ, รจ un luogo a metร strada tra Israele e i pagani. La zona di Neftali รจ molto popolosa, molto fertile. Giuseppe Flavio dice che il piรน piccolo dei paesi contava almeno quindicimila abitanti. La salvezza รจ per Israele e per i pagani, e quindi il luogo piรน adatto per il primo annuncio del Vangelo รจ proprio questa zona, abitata da Giudei e da pagani. Si compie cosรฌ la profezia di Isaia, che Matteo cita modificandone profondamente il testo: โIl popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luceโ (Is 8,23-9,1).
Questa regione, in cui abitavano i due figli di Giacobbe, Zabulon e Neftali, che vengono nominati espressamente, subรฌ una dura vessazione da parte del re assiro Tiglatpileser III nel 733 a. C., tanto da essere considerata โzona di oppressioneโ. Per questo Isaia profetizza la sua liberazione.
In questa regione Gesรน inizia a proclamare il Vangelo del Regno, che รจ per tutti, ebrei e pagani: Matteo, che scrive per gli ebrei, vuole subito chiarire loro che la salvezza non sarร solo per il Popolo di Israele, ma che sarร offerta a tutte le nazioni. Inoltre la scelta di iniziare in questo territorio sottolinea che il Vangelo รจ un annuncio di redenzione.
Matteo rimarca: โperchรฉ si adempisse ciรฒ che era stato dettoโ (Mt 4,14), come farร altre undici volte. La Parola di Dio si compie sempre. La Parola di Dio si realizza con certezza. Come aveva profetizzato Isaia: โCome infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perchรฉ dia il seme al seminatore e pane da mangiare, cosรฌ sarร della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerร a me senza effetto, senza aver operato ciรฒ che desidero e senza aver compiuto ciรฒ per cui lโho mandataโ (Is 55,10-11).
โConvertitevi (Metanoeรฌte)!โ (Mt 4,17): convertirsi vuol dire cambiare modo di pensare (meta – nous, girare il cervello), di sentire, di agire, cambiare direzione alla vita. E perchรฉ convertirsi? Perchรฉ il Regno dei cieli รจ vicino. Il verbo โรจ vicinoโ (รจgghiken) si puรฒ anche tradurre โรจ arrivatoโ. Cioรจ tutto il Regno di Dio, che รจ luce, libertร , giustizia, fraternitร , gioia non รจ qualcosa da attendere per chissร quando. ร arrivato, รจ qui. Basta che tu ti converta, ti giri e lo viva.
Per questo segue il racconto di due chiamate, quelle dei primi quattro discepoli. Il racconto รจ plasmato sul modello delle chiamate dei profeti (1 Re 19,19-21) e vuole essere paradigmatico per ogni credente. Gesรน passa lungo il mare di Galilea e innanzitutto โvedeโ, con il suo sguardo di discernimento, โdue fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettano le reti in mareโ (Mt 4,18): e dice loro: โVenite dietro a me (opรญso mou), vi farรฒ pescatori di uominiโ (Mt 4,19).
A questa parola i due fratelli rispondono โsubitoโ (Mt 4,22), prontamente, abbandonando la loro professione per seguire Gesรน. Cโรจ poi il racconto della vocazione dellโaltra coppia di fratelli, Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo. โStessa dinamica, con lโaggiunta della precisazione che i due fratelli non lasciano solo la barca, ma anche il padre; cโรจ dunque una rinuncia alla professione e alla famiglia, cโรจ una reale rottura tra ciรฒ che si era e ciรฒ che si diventa alla sequela di Gesรน. La risposta del chiamato (nessuna auto-candidatura al discepolato!) รจ incondizionata e senza dilazioni, ieri come oggiโ (E. Bianchi).
Due annotazioni:
- Primo: Gesรน รจ lโunico Rabbi, di cui si sa, nella storia del Giudaismo, che si scegliesse lui i discepoli. Come ancora oggi, erano sempre i discepoli a scegliersi un Rabbi, un maestro. Per capirci, non scelgo io se fare il liceo scientifico, il classico, o geometra o istituti professionali vari… No!! Qui รจ il Preside che mi chiama e mi dice: โVieni!โ.
- Secondo: la Parola di Cristo รจ Parola di Dio, e quindi sempre si realizza. Tutta questa sezione รจ proprio sotto questo segno. Il tema dominante รจ la Parola autorevole di Gesรน, potente nellโinsegnare come nellโoperare.ย
Il nostro brano รจ concluso da un โsommarioโ che riassume tutta lโattivitร di Gesรน (Mt 4,23-25): la predicazione itinerante in Galilea, quindi aperta anche ai pagani, lโinsegnamento nelle sinagoghe ebraiche, e la sua intensa attivitร taumaturgica: in Gesรน il Regno si รจ fatto a noi vicino con tutta la sua ricchezza di guarigione, di liberazione, di salvezza.ย
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Carlo Miglietta
Il commento alle letture di domenica 22 gennaio 2023 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.



