Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 18 Gennaio 2023

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Dio sente in grande

Gesรน percorre la terra della Galilea annunciando il vangelo, narrando lโ€™amore di Dio in un linguaggio umano, e la sua stessa persona incarna questo amore. Le sue parole veritiere e le sue azioni di libertร  mettono in crisi quegli ambienti religiosi che si alimentano di tradizioni ormai datate e che hanno bisogno di ipocrisie e complicitร  per reggere un sistema di privilegi collaudati. Va crescendo il clima di opposizione e contestazione continua attorno a Gesรน, scribi e farisei vogliono solo condannarlo.

Gesรน entra in una sinagoga, in giorno di sabato, ed ecco incontra tra i presenti un uomo menomato da una mano paralizzata. Potrebbe benissimo passare oltre, questa che รจ una delle tante miserie quotidiane che si incontrano, ma Gesรน si ferma. Questโ€™uomo era impedito di lavorare, non poteva partecipare pienamente a quella gioia che il sabato proclamava. Gesรน riconosce subito il dramma di questโ€™uomo umiliato, diminuito, privato delle sue potenzialitร  e non rimanda a domani quel tacito soffrire. Significa che Dio non tollera lโ€™umiliazione dellโ€™uomo sua creatura, neanche per motivi religiosi. Dio รจ piรน grande dei rivestimenti religiosi con cui a volte arriviamo quasi a soffocarlo.

La diplomazia del quieto vivere suggeriva di differire la guarigione, ma Gesรน vuole porre la domanda in termini chiari al nostro cuore: โ€œรˆ lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o farla morire?โ€ (v. 4). Si tratta sempre di dare vita o dare morte.

Quegli uomini religiosi tacevano. Non ascoltano, nรฉ accettano di rispondere. Infatti non si pongono piรน domande, sono installati in un sistema di risposte giร  confezionate che fornisce loro strumenti di giudizio e di condanna.

Il giorno del sabato era memoria data allโ€™uomo dellโ€™opera della creazione e dellโ€™opera di liberazione operata da Dio e testimoniata da Israele. Dice lโ€™amore di Dio che vuole pienezza di vita per le sue creature, il bene dellโ€™uomo, che รจ liberazione dal male, liberazione dalle forze mortifere per una vita di comunione piena. Sulla volontร  di bene verso lโ€™uomo va interpretato il comandamento del sabato. Per conoscere e contemplare lโ€™amore di Dio รจ dato il sabato, non per opprimere la vita umana. Accade invece che per zelo ossessivo o intelligenza pigra immiseriamo le grandezze del sentire e dellโ€™agire di Dio in meschine osservanze devitalizzate.

Gesรน volge lo sguardo a questi uomini religiosi โ€œcon iraโ€ (v. 5), dice lโ€™evangelista Marco che ci restituisce una figura di Gesรน non deformata da pii abbellimenti, non fa di lui lโ€™asceta impassibile che osserva con distacco la sofferenza e la malvagitร  umana, ma รจ partecipe della nostra vicenda fino ad adirarsi. Gesรน non sopporta la mancanza di misericordia, lโ€™arroganza dei forti verso i deboli. E nonostante lโ€™astio che lo circonda Gesรน guarisce quellโ€™uomo, fa del bene sapendo di attirarsi del male.

E infatti ecco che, proprio in giorno di sabato, quei farisei, accordandosi con gli erodiani ๐ฉ loro nemici politici! ๐ฉ non hanno scrupoli religiosi di violare il sabato condannando a morte un uomo. Cโ€™รจ uno zelo religioso amaro che compie tranquillamente delitti in nome di Dio.

fratel Domenico

Per gentile concessione del Monastero di Bose

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