<<Perchรฉ parla cosรฌ?>>, si sono chiesti davanti al perdono del paralitico, <<Perchรฉ mangia con i peccatori?>>, si chiedono ora gli scribi dei farisei vedendo Gesรน invitato a cena da Levi il pubblicano. Levi รจ un esattore delle tasse per conto dei romani, tre volte peccatore pubblico perchรฉ collaborazionista, perchรฉ maneggia il denaro con l’effige del? imperatore, perchรฉ fa la cresta su quanto riscosso. Il peggiore dei peccatori, odiato e temuto, indurito dal mestiere e dal giudizio degli altri. Eppure, Gesรน non ha tenuto conto del suo ruolo, dell’apparenza, ed รจ andato diritto al cuore.
<<Seguimi>>, gli ha detto. Anche se peccatore, anche se odiato, anche se pieno di rabbia. Ha visto un discepolo, lร dove tutti vedevano un mostro. E la prima cosa che fa, Levi, รจ invitare altri esattori, per far loro conoscere quel rabbino che, invece, di schifarlo, lo ha voluto con sรฉ. Ma cenare con un peccatore impuro significa contrarre l’impuritร , secondo le rigide norme religiose.
Allora perchรฉ Gesรน, che si propone come un rabbino, cena con i peccatori? Sono traboccanti di domande fintamente scandalizzate i devoti del tempo di Gesรน. Non capiscono le azioni di questo falegname che si รจ messo a profetare. Azioni che scardinano le loro (piccole) certezze riguardanti la fede e Dio. Non si รจ mai visto che Dio perdoni attraverso le parole di un uomo, liberandoti dalla paralisi del senso. Non si รจ mai visto che un profeta si contamini con peccatori notori.
Non si รจ mai visto che un rabbino si metta a cercare i discepoli e che voglia, fra di essi, un noto peccatore pubblico. E Gesรน ribatte, ancora, fino a sfinirsi: Dio non vuole un popolo di giusti, ma di figli. Di figli che, scoprendosi amati senza condizioni, cambiano la loro vita e la orientano alla pienezza del bene, alla vita nuova del Vangelo.
Solo i malati guariscono, solo chi ammette il proprio male chiede aiuto e salvezza. Cosรฌ che i grandi ladri diventano straordinari discepoli, e pure evangelisti!
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Fonte: Il mensile “Amen – la Parola che salva
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