Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 1 Gennaio 2023

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Il primo gennaio, solennitร  di Maria Santissima Madre di Dio, che cade nellโ€™ottava di Natale, coincidendo con il primo giorno dellโ€™anno solare, รจ sempre unโ€™occasione per riflettere sul nostro rapporto con il tempo e la storia. Il mistero dellโ€™Incarnazione del Figlio di Dio, avvenuto nella โ€œpienezza del tempoโ€ (Gal 4,4), รจ lโ€™evento che ha cambiato il corso della storia, in quanto per mezzo di Lui noi siamo stati costituiti in una relazione nuova con lโ€™Assoluto e con lโ€™Eterno, quella della figliolanza.

La venuta di Cristo coincide con la pienezza del tempo, in quanto tutti gli annunci profetici trovano il loro compimento in Lui e questa unione tra lโ€™eterno e il temporaneo, lโ€™infinito e il finito, nel grembo di Maria, daโ€™ un senso nuovo allo scorrere del tempo e alla vita di ciascuno. Il nostro concetto di tempo non puรฒ essere ormai piรน soltanto di natura cronologica, ovvero considerato semplicemente come istanti che si succedono senza senso, ma โ€“ come figli ed amici di Cristo โ€“ siamo immersi in una dimensione orientata e salvifica del tempo, in cui riceviamo la salvezza e la grazia nellโ€™oggi del nostro spazio e della nostra storia.

La fede cristiana, proprio alla luce del mistero dellโ€™Incarnazione, รจ sempre ben radicata nello spazio e nel tempo, ed รจ proprio lรฌ che si gioca la nostra salvezza. รˆ sempre significativa lโ€™espressione usata da Gesรน nei confronti di Zaccheo, quando, vedendolo sullโ€™albero, intento a guardarlo dallโ€™alto, lo invita a scendere perchรฉ in quellโ€™oggi, voleva fermarsi da lui (Cf. Lc 19,5). Anche noi, come il discepolo Zaccheo, siamo in questโ€™oggi dellโ€™incontro con il Signore che viene.

Alla fine di un anno solare e sul punto di accogliere il nuovo, siamo chiamati a rendere lode al Signore, facendone memoria, per le belle occasioni di grazia che ci ha dato, in cui si รจ fermato con noi, ma anche a chiedergli perdono per tutte le volte in cui siamo stati distratti e abbiamo vissuto senza di Lui, preferendo la solitudine del peccato e dellโ€™egoismo. Questa occasione del nuovo anno ci รจ propizia per rafforzare la nostra memoria spirituale, che non รจ certamente lo spazio dei rimpianti e dei rimorsi, ma quella terra santa in cui custodiamo โ€“ come nel cuore di Maria โ€“ gli eventi meravigliosi della nostra salvezza e dove rinnoviamo la nostra fiducia infinita nella misericordia, che come un mare sconfinato seppellisce le nostre miserie.

รˆ anche un momento in cui affidarci alla Provvidenza, che guida la storia, e nei cui imperscrutabili disegni si ritrova il nostro futuro, a cui guardare con fiducia e speranza, senza angosce e paure del domani. In ogni caso, seppure il passato รจ memoria e misericordia e il futuro provvidenza e speranza, su di essi non abbiamo โ€œpotereโ€. รˆ sempre il presente, invece, che siamo chiamati a vivere in pienezza, perchรฉ lรฌ si gioca lโ€™occasione per essere presenti a noi stessi, far tesoro delle conquiste e degli errori del passato e costruire pazientemente il futuro, lasciandoci illuminare dalla sua Presenza.

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