Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 31 Dicembre 2022

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Ogni cosa finisce, anche questโ€™anno. Quando qualcosa finisce, qualcosa inizia, quasi un serpente che si morde la coda, un cerchio del giร  visto, del prevedibile. Se uno guarda allโ€™anno passato, probabilmente, si chiede โ€œche senso ha?โ€ Dovโ€™รจ il senso nelle sofferenze, nelle ingiustizie, nelle vittime delle guerre, delle repressioni violente, delle malattie e nella morte degli innocenti?
Di fronte a tutto questo, la liturgia della Parolaโ€ฆ ricomincia dal principio! Anche in questa fine dโ€™anno, ripete, insiste: ยซla luce splende nelle tenebre e le tenebre non lโ€™hanno vintaยป.

Con molto realismo, il Vangelo ci dice che la luce splende sรฌ, ma nelle tenebre, in mezzo a esse e non in un luogo perfetto, visione senza illusioni di una storia piena di contrasti! Tanto male, purtroppo, tante tenebre, ma anche una luce in questa notte del mondo e la luce non viene vinta! Forse per questo vale la pena insistere, โ€œascoltareโ€ nuovamenteโ€คโ€คโ€ค Se guardi bene, se ascolti meglio, cโ€™รจ una luce!

In un pozzo scuro, se ci guardi meglio con una luce, potresti scoprire una sorgente dโ€™acqua! Il pozzo resta scuro, le contraddizioni della storia non diminuiscono. Non รจ questa la โ€œprovaโ€ che vanifica o conferma la validitร  della Parola, ma piuttosto la presenza di persone che, come Giovanni, hanno il coraggio di far illuminare la propria vita da questa Luce che cโ€™รจ anche oggi perchรฉ cโ€™รจ da sempre! La sua vita finisce male (forse), decapitato in prigione, eppure Giovanni splende come testimone della luce, indice puntato verso la luce!

Colui che era prima ci illumini perchรฉ possiamo vedere, possiamo ascoltare anche oggi il ritmo profondo della vita.

Stefano Titta SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato