O Astro che sorgi, illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Seguiamo qui la Liturgia della parola del giorno feriale in quanto la messa di stanotte fa giร parte della Solennitร del Natale. Infatti lโunitร tra le letture che la liturgia ci offre oggi รจ data dal fatto che la profezia di Natan รจ cantata come compiuta nellโinno di Zaccaria. Questa promessa ha pieno compimento con lโavvento di Gesรน.
E siamo chiamati ad essere la sua casa, โnon viene in mezzo a noi per metterci al sicuro in una roccaforte, ma per aprirci un cammino di conversione. Un cammino di continua lotta per la conquista della vera pace, che consiste nel vivere un rapporto di lealtร e di amore con Dio, con noi stessi, con gli uomini, con le coseโ. โIl Signore รจ fedele per sempreโ, dice il salmista. Infatti non ci abbandona, in nessuna occasione. La sua venuta in mezzo a noi, testimonia per sempre che Dio si fa carico della nostra sofferenza, delle nostre ansie e delle nostre gioie ponendo โla sua tenda fra le nostre tendeโ.
In Lui noi diventiamo figli adottivi di Dio. Finalmente questa notte nascerร Gesรน, e la liturgia odierna mette fine al cammino dโavvento con il miracolo di Zaccaria che, avendo perduto la parola per la sua incredulitร , puรฒ tornare a parlare perchรฉ si รจ arreso a una fede che รจ diventata fatto.
ยซBenedetto sia il Signore, il Dio dโIsraele, perchรฉ ha visitato e redento il suo popoloยป.
Il cantico di Zaccaria evoca una sentinella notturna che saluta i primi raggi del chiarore dellโalba. Quindi sta bene in questa mattina di grande vigilia. E lode a Dio perchรฉ viene a visitarci e ci porta redenzione e salvezza. โCristo รจ veramente il sole dellโumanitร . Perciรฒ la Chiesa recita il cantico di Zaccaria ogni mattina, quando il sole nascente mette in fuga la notte e le tenebreโ.
La fede รจ lโalba di un mattino, dopo una lunga notte. Disse un padre spirituale: incontrare la fede vuole dire vedere questa luce nel volto del bambino Gesรน, nato nellโestrema povertร e umiltร , in una mangiatoia, in una notte fonda, di piรน di duemila anni fa. Amen!
Monaci Benedettini Silvestrini
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