don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 24 Dicembre 2022

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Il mutismo di cui Zaccaria era stato vittima a causa della sua incredulità viene guarito dalla nascita di suo figlio. Il trauma dell’annuncio gli toglie la parola; il trauma della nascita del figlio gliela ridona. Tante volte nella vita siamo nella stessa posizione di Zaccaria.

Molte cose che ci capitano ci tolgono le parole, i ragionamenti, le risposte. Siamo come paralizzati, incapaci di reagire. Possiamo solo attendere, aspettare che cambi qualcosa. E prima o poi il Signore dispone le cose affinché ci conducano a ritrovare ciò che avevamo smarrito. Ritrovare la parola significa ritrovare un significato, una relazione significativa con noi stessi, con gli altri, con Dio.

Ritrovare la parola significa ritrovare appunto quella comunicazione che ci fa tornare ad essere anche in comunione. Zaccaria, come Maria, non si limita a cantare la propria gioia, ma intuisce che anche la sua piccola storia rientra in un progetto più alto, più grande. Quel figlio che è venuto al mondo non è un uomo qualunque.

Nessun figlio è un uomo qualunque, nessuna figlia è una donna qualunque. Essi sono sempre qualcosa di unico, di irripetibile:

“e tu bambino sarai chiamato profeta dall’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati”.

Per tutta la vita Giovanni Battista eserciterà questa sua unicità. Lo percepiranno tutti un po’ “strano”, ma egli era solo se stesso. E quanta gente lo cercherà, perché è sempre attraente qualcuno che è fondamentalmente se stesso, senza altre ipocrisie.

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NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK

Le poche ore che ci separano dalla nascita di Gesù sono preparate dalle parole di gioia di Zaccaria. Quest’uomo giusto che si è lasciato convertire in maniera più profonda da Dio, può davvero insegnare il mestiere al figlio Giovanni: preparare la via del Signore. Ciò che Giovanni farà per tutta la sua vita, Zaccaria sembra farlo oggi in questa liturgia. Egli canta la realizzazione delle promesse di Dio. Zaccaria dà voce a tutti quelli che nella vita hanno sempre dato credito al Signore attendendo un significato più grande alle semplici cose che il mondo propina. Un giorno San Paolo scriverà che “la speranza in Dio non delude”. […] Continua a leggere qui.