โGenerazione senza risposteโโpotrebbe essere chiamata la gente di cui parla Gesรน. Questa condizione non รจ circoscritta nel tempo, due mila anni fa come oggi tanti potrebbero essere definiti in questo modo. ร una generazione allo sbaraglio dei propri giudizi: โstanno seduti (โฆ) e gridanoโ, al contrario di Maria che dopo l’incontro con l’Angelo โsi alzรฒ e andรฒ in frettaโ (cfr. Lc 1, 39).
Gesรน non critica l’incapacitร di leggere i segni dei tempi, ma la chiusura e l’egocentrismo che impediscono di vivere l’incontro con Gesรน e quindi anche tante altre esperienze. Una persona che guarda e non vede, perchรฉ รจ concentrata sui propri pensieri, sentimenti e giudizi, non noterร Dio che le passa accanto. Il suo giudizio costituisce un muro tra lei e la veritร .
Se leggessimo l’intero undicesimo capitolo del Vangelo secondo Matteo noteremmo che parla dei dubbi riguardo a Gesรน che sorgono in diverse persone. Persino Giovanni manda i suoi discepoli per indagare se Gesรน รจ il vero Messia. Gesรน non se ne scandalizza. I dubbi, le domande, le incertezze fanno parte del cammino, vengono nel tempo, strada facendo. Ancora una volta โil tempo รจ superiore allo spazioโ, come insegna papa Francesco. Rimanere seduti per darsi le risposte statiche e immediate non ci fa progredire e crescere.
Giovanni fa le domande, la generazione di cui parla Gesรน si dร le risposte da sola. Giovanni viene appagato, la generazione senza risposte rimane immobile con i giudizi privi di qualsiasi tentativo di capire, immaturi e inutili.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
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Il commento di oggi รจ proposto dal Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa



