MARTEDร 06 DICEMBRE โ SECONDA SETTIMANA DI AVVENTO [A]
Cosรฌ รจ volontร del Padre vostro che รจ nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda.
Gesรน vive in un modo religioso fatto di scribi e farisei, la cui religione non era quella del Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe, Dio di Mosรจ e dei Profeti. Era invece una religione confezionata sui loro pensieri. Per conoscere qualcosa di questa loro religione รจ sufficiente leggere qualche Parola rivolta ad essi da Gesรน Signore: โAllora il Signore gli disse: ยซVoi farisei pulite lโesterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno รจ pieno di aviditร e di cattiveria. Stolti!
Colui che ha fatto lโesterno non ha forse fatto anche lโinterno? Date piuttosto in elemosina quello che cโรจ dentro, ed ecco, per voi tutto sarร puro. Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e lโamore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perchรฉ siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperloยป.
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: ยซMaestro, dicendo questo, tu offendi anche noiยป. Egli rispose: ยซGuai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Cosรฌ voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: โManderรฒ loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiterannoโ, perchรฉ a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dallโinizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra lโaltare e il santuario. Sรฌ, io vi dico, ne sarร chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi lโavete impeditoยป (Lc 11,39-52).
In questa loro religione non cโรจ posto per tutti coloro che essi dichiaravano peccatori. Ma chi erano i peccatori? Tutti coloro che non erano nรฉ scribi e nรฉ farisei. Solo loro erano i santi. Tutti gli altri erano peccatori. Tutti gli altri venivano esclusi dalla salvezza. La religione di Dio, del vero Dio, รจ ben diversa. Dio non vuole la morte del peccatore. Vuole che si converta e viva. Dio non abbandona il peccatore al suo peccato. Manda con premura e senza alcuna interruzione per chiamare ogni uomo a fare ritorno nella sua alleanza. I profeti sono questa potente e universale grazia di Dio da Lui mandati per cercare chi era perduto e ricondurlo nel santo ovile della Parola.
Viene Gesรน a cercare i peccatori e scribi e farisei mormorano contro di Lui. Essi non gradiscono che Lui cerchi i peccatori per la loro conversione. Per essi non dovrร esserci conversione. Cโรจ pensiero piรน perverso di questo? Cโรจ piรน grande disprezzo di questo contro la volontร del loro Dio e Signore? Un buon pastore sempre si prende cura delle sue pecore e sempre cerca le pecore che si sono smarrite. Se lui lascia che le sue pecore si smarriscano, alla fine rimarrร senza gregge. ร quanto avveniva con scribi e farisei. Ognuno di loro era gregge a se stesso. Erano tutti pastori non solo senza le pecore, ma anche contro le pecore. La volontร di Dio รจ ben diversa. Lui รจ il Pastore che sempre va in cerca delle sue pecore.
LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 18,12-14
Ecco cosa dice Gesรน di se stesso, il Buon Pastore mandato dal Padre: โAllora Gesรน disse loro di nuovo: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarร salvato; entrerร e uscirร e troverร pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perchรฉ abbiano la vita e lโabbiano in abbondanza. Io sono il buon pastore.
Il buon pastore dร la propria vita per le pecore. Il mercenario โ che non รจ pastore e al quale le pecore non appartengono โ vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perchรฉ รจ un mercenario e non gli importa delle pecore. ย Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, cosรฌ come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare.
Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perchรฉ io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo รจ il comando che ho ricevuto dal Padre mioยป (Gv 10,7-18). Chi vuole vivere la vera religione in ogni pensiero e in ogni opera deve essere dalla volontร di Dio, volontร rivelata, non immaginata, volontร scritta, non pensata.
- Pubblicitร -
Dio la sua volontร lโha affidata alla pietra perchรฉ nessuno la possa trasformare. Ciรฒ che รจ scritto sulla pietra รจ sua volontร . Ciรฒ che sulla pietra non รจ scritto, mai potrร dirsi sua volontร . ร volontร scritta sulla pietra che nessuno si perda.ย ร volontร scritta sulla pietra che Dio vuole che si cerchino quanti si sono allontanati. Madre di Dio, aiutaci a stare a ciรฒ che รจ scritto sulla pietra.



