Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di domenica 4 Dicembre 2022

646

Un Dio diverso

Sono due i profeti che si confrontano, oggi.

Due giganti della fede, due pilastri della spiritualitร , due servi della Parola.

Il rude Giovanni e lโ€™incantato Isaia.

Cosรฌ diversi nel loro modo di profetizzare, cioรจ di leggere il presente, eppure cosรฌ autentici ed attuali.

Isaia parla ad un popolo che deve fare i conti con gli aggressivi vicini: egizi, assiri e, a breve, sulla scena internazionale ecco arrivare i babilonesi. Un popolo spaventato da ciรฒ che accade, dai grandi disegni dei forti, un piccolo popolo di coccio fra vasi di ferro. Un poโ€™ come ci sentiamo noi, con la iniqua guerra alle porte di casa, consapevoli di essere meno di zero davanti ai grandi del mondo che sbraitano, piccole rotelle in un grande progetto che ci sfugge.

E Isaia, davanti a tanta violenza, alla paura, al disagio, canta, sogna, immagina.

Immagina un mondo senza armi. Un mondo in cui il violento gioca col neonato. Un gioco in cui gli istinti malvagi si fanno servi della vita e della veritร .

Grande Isaia. Illuso Isaia.

E Giovanni.ย 

Il Giovanni narrato da Matteo, aspro e pungente come il deserto che lo ha consumato.ย 

Efficace e caustico come solo i profeti sanno fare.

- Pubblicitร  -

Chiede conversione, chiede azione, chiede scelte.

Perchรฉ il cambiamento lo dobbiamo operare noi, ora, qui, senza adagiarci sulle nostre piccole o grandi convinzioni. Lo dobbiamo fare in fretta, per non essere travolti, spazzati, spezzati.

E Dio sta solo con chi collabora a costruire il suo Regno. Perchรฉ, come dice Agostino, Dio vuole che il suo dono diventi nostra conquista.

Link al video

Due stili

Due stili di vivere la fede, due modi di costruirla, solo apparentemente agli antipodi.

Come chi aspetta dallโ€™alto il Regno, come Isaia.

E chi si adopera per realizzarlo, come il Battista.

Come diversi sono i modi di vivere la fede, di costruire la Chiesa, di partecipare alla vita interiore. Come diverse e splendidamente diverse sono le sensibilitร  di ognuno di noi, nella Chiesa che siamo (in affanno), nella Chiesa che faremo (a immagine della Chiesa di Dio).ย 

Chi guarda in alto e chi prima guarda in basso. Non contrapposti, ma modi di essere complementari.

Come molti sono i modi di leggere la realtร  che stiamo vivendo. Alcuni confidando nel miracolo divino, altri invocano fuoco e fiamme, azioni e pronunciamenti, severe riforme e decisioni drastiche.

Cosรฌ รจ la profezia, dolce e amara, tenera e decisa, sognante e irruenta.

Cosรฌ รจ la nostra fede.

Molti sono i modi di attendere il Natale.ย 

Quello zuccheroso, melenso, di chi si lascia cullare dallโ€™emozione senza convertire il proprio cuore. Di chi ama lโ€™atmosfera natalizia senza lasciarsi veramente scuotere dal Natale.

E quelli che, invece, a Natale ribaltano la vita, vanno in cerca dei poveri, soccorrono gli ultimi.

Si lasciano amare, infine. Accolgono il Dio donato e disarmato.

E in mezzo a tanta profezia, dono di Dio, arriva lui, lo Sposo.

E spiazza tutti.

Nel mezzo

Verrร  il messia atteso. E parlerร  della conversione e della pace del cuore, Isaia.

Lui saprร  trasformare lupi in agnelli.

Il lupo che cโ€™รจ in me. Lโ€™agnello che posso diventare.

Ma aspidi lo morderanno, credendo di farlo morire.ย 

Serpenti velenosi lo morsicheranno nel tentativo di farlo crollare.

Verrร , Isaia, non per cancellare la guerra e la violenza, ma per redimerle, per cambiarle.

Verrร , anche se sarร  guardato con odio da molti. E preso per un illuso.

Verrร  il messia atteso, amico Giovanni.

Ma sarร  talmente inatteso che spiazzerร  anche te, facendoti vacillare.

Poserร  la scure. Non taglierร  lโ€™albero ma vi scaverร  intorno e lo concimerร , sperando che porti frutti.

Ma una cosa lโ€™hai capita. Lโ€™avete capita. La stiamo capendo (?).

Dio รจ fuoco.

Dio รจ fuoco.

Brucia, arde, illumina, consuma.

Profezie

Il Dio che il Battista annuncia, il Dio che aspettiamo รจ il Dio che brucia dentro, che spazza via con forza i timori, un Dio forte e impetuoso!ย 

Un fuoco che divampa bruciando le lentezze, divorando ogni obiezione, ogni tenebra, ogni paura. Giovanni ammonisce: non basta rifugiarsi dietro alla tradizione (โ€œabbiamo Abramo come padre!โ€) o in una fede esteriore, di facciata, di coscienza tiepida (โ€œfate frutti degni di conversioneโ€).ย 

Colui che viene chiede reale cambiamento, scelta di vita, schieramento.ย 

Dio โ€“ diventando uomo โ€“ separa la luce dalle tenebre, obbliga ad accoglierlo.

O a rifiutarlo.ย 

Finchรฉ Dio รจ sulle nuvole, divinitร  scostante da invocare per chiedere un miracolo o da insultare perchรฉ il miracolo non รจ avvenuto, รจ un conto. Ma qui parliamo di un Dio neonato, un Dio indifeso che frantuma le nostre teorie approssimative sulla natura divina, un Dio mite e fragile, che chiede ospitalitร  e non vana devozione. Un Dio arreso, osteso, evidente, mendicante.

Un Dio che ti guarda negli occhi.

Isaia resta confuso, Giovanni stranito e scosso alle lacrime.

Sempre cosรฌ diverso, sempre cosรฌ altrove, sempre cosรฌ folle questo Dio.

ย 

Lโ€™annuncio รจ fatto.

A noi, ora, accoglierlo.

Sappiamoci amati, perchรฉ lo siamo.

***

Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza in questo tempo di Coronavirus

Lโ€™evangelizzazione continua con i webinar ogni alle 21: In principio, Commento a Gn 1 e 2 (3 incontri in diretta o differita). A seguire 5 incontri sul Credo. Li puoi acquistare su passaparola.org.