don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 22 Novembre 2022

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Vivere il cambiamento dโ€™epoca

Gesรน, come giร  aveva profetizzato Geremia, annuncia la distruzione del tempio. Il tempio nella storia ha subito tante trasformazioni quante sono state le crisi che lโ€™hanno ferito. Le vicende del tempio narrano anche le vicissitudini dโ€™Israele che nella sua storia annovera pesanti sconfitte ma anche molti interventi divini per salvarlo. Gesรน, da vero profeta, rivela che nel dramma dellโ€™uomo si consuma anche quello di Dio. Infatti, il Signore non รจ un avventore distante rispetto alle vicende dellโ€™uomo, ma ne รจ pienamente partecipe perchรฉ lo ama di un amore fedele ed eterno e, in quanto tale, si unisce a lui per sempre.

La distruzione del tempio รจ profezia della morte di Gesรน culmine dellโ€™amore di Dio che non ha risparmiato suo Figlio, ma lo ha dato per tutti noi.

Gesรน non sta rivelando nulla di misterioso, ma sta affermando un dato di fatto, diremmo una costante di questo mondo. Il prodotto dellโ€™opera dellโ€™uomo, fosse anche bellissimo, รจ destinato a finire, a consumarsi. Non serve sapere quando questo avverrร  e quale segno avvertirร  dellโ€™arrivo dellโ€™ora. In realtร  questo avviene in ogni momento. Il mondo vecchio basato sullโ€™apparire, il possedere, lโ€™accumulare porta in sรฉ la data di scadenza.

Giร  ora รจ il tempo del cambiamento e della trasformazione, oggi รจ il tempo del crollo delle false utopie, delle profezie menzoniere, delle strutture di potere a danno dei piรน deboli. รˆ il tempo in cui รจ offerta la possibilitร  di ricominciare a vivere non inseguendo il trend del momento, ma partecipando con Gesรน alla sua morte per rivivere con Lui nella vita eterna.

A coloro che apprezzano e lodano la mano dellโ€™uomo capace di fare opere dโ€™arte, ma anche di operare gravi disastri, Gesรน sembra indicare la mano invisibile di Dio, che abbatte i superbi, distrugge le loro fragili opere e rialza i poveri per farli sedere sul suo trono di gloria. La mano di Dio si riconosce nella bellezza di chi si lascia edificare dal Signore come sua dimora. Chi vive il suo presente, anche se difficile e doloroso, confortato, corroborato e sostenuto dalla speranza, genera il suo futuro rimanendo fedele a Dio e perseverando nella caritร  fraterna. Cosรฌ facendo vive nellโ€™oggi la primizia della beatitudine del domani.

Leggi la preghiera del giorno.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna