Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 13 Novembre 2022

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Il Vangelo di questa XXXIIIยช Domenica del tempo ordinario รจ duro.

Senza fare giri di parole ci dice una cosa importante: essere cristiani non รจ facile.

Gesuโ€™ non ce lo nasconde, ce lo dice chiaramente.

Giร  questo dato…potrebbe spingerci a seguirlo nonostante le difficoltร .

Il nostro Dio รจ, infatti, sincero, vero.

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Eโ€™ diverso dai vari โ€œ maestri o presunti tali โ€œ che si incontrano su questa terra i quali, per adulare gli uomini, promettono loro benessere, tranquillitร , non parlano mai di dolore, sofferenza, esorcizzano completamente il concetto della morte, prospettandola come unโ€™eventualitร  lontana, molto lontana.

E cosiโ€™ difficile capire che cioโ€™ che promettono รจ falso?

No, non รจ difficile maโ€ฆ..si preferisce affidarsi a loro, che non ci fanno pensare, che ci distraggono, che ci illudono che la vita sia semplice.

Qual รจ il risultato che si ottiene nel seguire questi โ€œ pseudo-maestri โ€œ?

La totale fragilitร , lโ€™incapacitร  di rapportarsi al reale.

La sofferenza, per quanto ne dicano questi โ€œ pseudo-maestri โ€œ, arriverร .

Chi, fino a quel momento, avrร  vissuto nella โ€œ bolla dellโ€™illusione โ€œ, non avrร  gli strumenti per farvi fronte e cadrร  nella disperazione piuโ€™ profonda.

E allora il testo di oggi รจ un richiamo alla realtร , รจ un richiamo alla concretezza.

Dio รจ vero, Dio รจ veritiero e ci sta dicendo che la vita non รจ semplice ma รจ una lotta e che, per combatterla, bisogna essere armati.

Lui ci fornisce โ€œ le armi โ€œ, che sono la Sua Parola ed i Sacramenti.

Sono piuโ€™ potenti dei coltelli, delle pistole, perchรฉ questi strumenti di offesa ci consentono di eliminare fisicamente i nostri โ€œ presunti avversari โ€œ ma non di curare la nostra anima, che resta malata, nรฉ, tanto meno, di evitare la sofferenza personale.

Le โ€œ armi di Dio โ€œ, invece, ci insegnano a vivere la sofferenza, ad attraversarla โ€œ con Lui โ€œ ed โ€œ in Lui โ€œ, ad imitazione di โ€œ come ha fatto Lui โ€œ, nella piena consapevolezza che essa non avrร  lโ€™ultima Parola.

Le โ€œ armi di Dio โ€œ fanno fare allโ€™uomo lโ€™esperienza dellโ€™Eternitร , gli fanno acquistare quella consapevolezza, che spazza via per sempre la disperazione, che la sua vita non si ferma su questa terra ma che quello che vive qui รจ solo un piccolo tratto che lo prepara alla Vita Vera.

La consapevolezza di essere โ€œ pellegrini di passaggio โ€œ ci dona quella perseveranza nel continuare a professare Cristo e a vivere in conformitร  con la sua Parola anche quando metteranno le mani su di noi, ci perseguiteranno, ci condurranno alle prigioni, saremo odiati da genitori, parenti, amici, ci uccideranno.

Chi ha preso consapevolezza della propria โ€œ vocazione allโ€™Eternitร  โ€œ non ha paura di nulla, tranne che…di perdere lโ€™Eternitร , che il Signore, da sempre, ci promette, come dice benissimo la prima lettura ( Malachia 3, 19-20 ) in cui leggesi: โ€œ Ecco, sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerร  โ€“ dice il Signore degli eserciti โ€“ fino a non lasciar loro nรฉ radice nรฉ germoglio.

Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerร  con raggi benefici il sole di giustiziaโ€œ.

Essere cristiani, dicevamo allโ€™inizio, โ€œ non รจ facile โ€œ ma…rende felici.

Buona Domenica e buona riflessione a tutti.

A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.