Mangiare, bere, prendere moglie o marito, comprare o vendere, piantare e costruire: lโelenco potrebbe continuare con tanti verbi che riempiono la nostra quotidianitร . Alcuni esprimono il nostro agire ordinario, altri nascondono il tendere verso qualcosa di piรน โvantaggiosoโ o di piรน importante (come il trarre profitto, il progettare qualcosa per sรฉ o mettere su famiglia) e implicano tempi piรน lunghi ed impegni prolungati, in vista di un obiettivo a medio/lungo termine.
Ebbene: ciascuna di questa cosa dirร la veritร di ciรฒ che siamo, quando il Figlio dellโuomo si manifesterร a noi. Non la dedurremo dallโessere colpiti a morte o lasciati in vita, dallโessere annientati o preservati. Sarebbe terribile se fosse cosรฌ, tanto piรน in unโepoca in cui capita di assistere a continui cataclismi naturali (e non solo quelli) in cui qualcuno si salva e qualcuno no. Vorrebbe dire che chi non si รจ salvato si meritava di morire? Cosa ce ne faremmo di un dio del genere?
No. Qui Gesรน ci dice โnon farti distrarreโ dal vivere quotidiano! Certo che รจ necessario mangiare e bere, comprare o vendere, cosรฌ come puรฒ essere cosa molto buona prendere moglie o marito, piantare o costruire. Ma tutto ciรฒ non ha alcun valore se distoglierร dal guardare allโessenziale che รจ perdere la propria vita per donarla, amare e guardare al Signore che mi invita a imitarlo. Allora non conterร se sarai โpresoโ o โlasciatoโ e per quale motivo, ma solo come avrai vissuto.
Lorena Armiento s.a.

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



