Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 12 Ottobre 2022

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Commento al brano del Vangelo di Lc 11, 42-46

Na ha per tutti il Signore, mena fendenti a destra e a manca, senza preoccuparsi, senza distrarsi, senza acredine ma con disarmante veritร . E non lo fa perchรฉ รจ un rompiscatole altezzoso, non si crede migliore, non gioca a fare il mistico o il guru.

รˆ lโ€™amore per il Padre a spingerlo, a indicare quando i nostri atteggiamenti devoti diventano una trappola. Come quando ci concentriamo sulle minuzie e diventiamo piรน devoti di Dio dimenticando compassione e misericordia o come quando lโ€™essere discepoli, o preti, o catechisti, ci mette in vista, ci dona qualche lustro, rispetto (in alcune parti dโ€™Italia), approvazione e applausi.

O come quando ci ostiniamo a chiedere agli altri di fare quanto noi per primi non riusciamo a fare, imponendo pesi insopportabili, facendo i moralisti, i giudici. No, chiede il Signore: il discepolo mette al centro a giustizia e lโ€™amore, senza trascurare le devozioni, non cerca visibilitร , propone agli altri solo quanto egli per primo ha in qualche modo sperimentato.

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