Per giungere a Gerusalemme โ la cittร santa โ Gesรน deve attraversare la Samaria e la Galilea, simboli da sempre di lontananza, inimicizia, di infedeltร , di โnon popoloโ.
Lโamore divino non bypassa la nostra ombra, ma lโattraversa tutta.
ร la nostra lontananza da lui, il luogo dove puรฒ starci vicino.
Sono le nostre zone perdute, i luoghi dove puรฒ ritrovarci.
Gesรน, entra in un villaggio โ la parte piรน oscura di me โ e ยซgli vennero incontro dieci lebbrosiยป (v. 12), le mie zone dโombra, la mia parte malata. Egli entra e il โmaleโ gli si fa incontro! La miseria รจ attratta dalla misericordia.
A questo punto succede un fatto strano: Gesรน non li guarisce. Dice loro semplicemente: ยซAndate a presentarvi ai sacerdotiยป (v. 14).
Secondo la Legge antica, i lebbrosi โ esseri impuri โ non possono recarsi dai sacerdoti perchรฉ questi risiedono nella cittร santa e in particolare nel Tempio (luogo stesso della divinitร ), assolutamente interdetto agli impuri.
Il significato รจ splendido. Gesรน mi dice: non temere, non credere di essere cosรฌ sporco da non poterti avvicinare a Dio. Vai, cammina, credici! E vedrai che la strada si aprirร camminando.
Abbi la certezza che cosรฌ come sei, con la tua storia, con la tua fragilitร , con le zone di ombra che ti porti dentro, con le tue continue cadute e con tutti i tuoi sbagli, stai giร facendo esperienza della Vita e quindi del Vivente, perchรฉ ne sei immerso. Devi solo prenderne coscienza. Non cercare una via per diventare migliore, ora puoi sorridere al tuo peggio.
ยซMentre essi andavano furono purificatiยป (V. 14b). La guarigione, la nostra โricreazioneโ avviene in itinere, durante il lento procedere della nostra storia personale. Lโimportante รจ camminare, procedere, non lasciarsi bloccare da inutili e sterili sensi di colpa. Infatti la lebbra di questi dieci impuri, scompare proprio durante il loro lento camminare.
Non ci รจ chiesto di purificarci, di diventare migliori per poterci avvicinare ad un Dio, ma dโimparare a stare da Dio nelle nostre ombre e difficoltร .
Siamo giร esseri divini, in continuo cammino di compimento. Portiamolo alla fine.
E di questo ringraziamo.
AUTORE: don Paolo Squizzato
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