Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 6 Ottobre 2022

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La preghiera, una relazione di vita

โ€œGesรน si trovava in un luogo a pregareโ€: Gesรน uomo di preghiera interpella con la sua vita i discepoli che gli chiedono โ€œInsegnaci a pregare!โ€. Gesรน, nella preghiera al Padre, insegna le parole e i contenuti della preghiera cristiana. Poi prosegue con la parabola di colui che a mezzanotte va dallโ€™amico a chiedere tre pani, e cosรฌย ci mostra lo stile, il modo della preghiera, e come viverla. Innanzitutto vi รจ una relazione di amicizia, qui รจ unโ€™amicizia profonda che permette di rivolgersi allโ€™amico anche a mezzanotte: fuori tempo, fuori luogo.ย Relazione che si gioca sempre tra due libertร , non vi รจ nulla di scontato, possono sorgere anche grosse difficoltร . Cโ€™รจ allora unโ€™insistenza fiduciosa, perseverante che non viene meno, non si stanca anche nella reale indisponibilitร , come รจ detto nel libro del Siracide (35,21): โ€œLa preghiera del povero attraversa le nubi, non si riposa finchรฉ non sia arrivataโ€.

Chiedere, cercare, bussare โ€ฆ รจ un atteggiamento interiore, una santa inquietudine del cuore, come lโ€™innamorata nel Cantico dei cantici (3,14) โ€œHo cercato lโ€™amato del mio cuore โ€ฆโ€. Qualcosa che si riprende, si rinnova ogni giorno, non รจ unโ€™abitudine senza piรน vigore.

Chiedere, cercare, bussare โ€ฆ cioรจ restare vivi, e questo serve piรน a noi che a Dio. Maย anche il Signore sembra tenerci a questa relazione, si lascia cambiare, โ€œconvertireโ€, come giร  lโ€™Antico Testamento si dice di fronte alla preghiera degli oranti, piรน o meno famosi. Come ci testimoniano i vangeli, dove Gesรน si stupisce, si commuove quando trova una fede (sovente associata a una sofferenza) profonda, incarnata. La fede che apre la porta ai miracoli, maย il primo miracolo รจ poter vivere una relazione vitale con il Signore.

Nel brano parallelo del vangelo secondo Matteo (7,7-11) si dice che โ€œil Padre vostro dei cieli darร ย cose buoneย a quelli che gliele chiedonoโ€,ย qui nel vangelo secondo Luca รจ detto โ€œdarร  loย Spirito santoย a quelli che glielo chiedonoโ€: รจ come se Luca precisasse quale sia la cosa buona da chiedere innanzitutto.

Allora รจ lo Spirito che – come dice Paolo – si unisce al nostro spirito, viene in aiuto alla nostra debolezza: noi infatti non sappiamo pregare in modo conveniente, ma รจ lo Spirito stesso che intercede in noi con gemiti inesprimibili (Rm 8,26).

Nella parabola si parla di un amico che interviene a favore di un terzo amico, colui che รจ arrivato da un viaggio.ย La preghiera non รจ un fatto privato fra me il mio Dio, si apre sempre a uno sguardo sugli altri, si apre a una comunione. La vera preghiera dilata il cuore non lo rimpicciolisce a pettegolezzi privati.

Abbiamo bisogno di unire la nostra preghiera alla preghiera di Gesรน: Gesรน che prega i Salmi, Gesรน che ringrazia il Padre o intercede per noi. Abbiamo bisogno di mettere la nostra povera fede nella sua fede e rivolgerci al Padre di Gesรน che, in lui, รจ diventato anche il Padre nostro.ย Abbiamo bisogno che lo Spirito santo dia forza e calore, trasfiguri in fuoco o in brezza leggera il nostro fragile sentire, le nostre povere parole.

fratel Domenico

Per gentile concessione del Monastero di Bose

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