Gesรน domanda
Con il vangelo di oggi siamo davanti a una domanda, sempre urgente e rinnovata per ciascuno e per noi come comunitร , la domanda di Gesรน rivolta ai discepoli, non genericamente alla gente:ย โVoi perรฒ chi dite che io sia?โ.
Quale รจ la nostra comprensione di Gesรน, del Gesรน raccontato dai vangeli, del Gesรน che ci rivela il volto del Padre, di colui che ha parole di vita eterna?ย Sappiamo lasciarci mettere in discussione dalla parola di Gesรน che chiama a sรฉ?ย O rimaniamo chiusi e appagati nelle nostre convinzioni, nel nostro modo di vedere e di considerare?
E di conseguenza: Chi รจ il discepolo? Che tratti deve avere chi si mette alla sua sequela? A cosa deve guardare? Come deve relazionarsi con gli altri? Chi siamo noi?ย Gesรน ci sta davanti come una domanda, un appello a guardare a lui, fonte di vita, una chiamata alla vita.
Gesรน รจ in preghiera. E si noti lโaccostamento: era in preghiera โda soloโ-โcon i discepoliโ.ย Gesรน ama ritirarsi da solo a pregare, ma i suoi sono resi partecipi del suo stare davanti al Padre, tanto che arriveranno a chiedergli: โSignore, insegnaci a pregareโ (Lc 11,1). In questa intimitร con i suoi Gesรน pone delle domande, ossia interpella la loro libertร , li sprona e li incoraggia ad andare avanti, a non dare per scontate le acquisizioni ricevute, a guardareย oltre e al di lร ย del giร noto, nel passato e nel presente, sulla nostra immagine di Gesรน, di Dio, di noi stessi, degli altri, delle relazioni, degli eventi, del nostri progetti, per dilatare lโorizzonte verso lo sguardo di Dio, uno sguardo sempre paradossale (oltre, al di lร del pensiero comune).
La domanda di Gesรน non รจ superficiale nรฉ artefatta, non intende attirare il consenso ma porre lโattenzione al centro, alla sua stessa identitร ย (mentre probabilmente anche lui aveva una progressiva presa di consapevolezza del suo ministero). Scaturisce dunque una prima domanda generale di Gesรน: โChi dicono le folle che io sia?โ. Non bisogna sottovalutare le risposte date, perchรฉ tutte racchiudono una parte di veritร , una parte appunto. La risposta viene da tutti i discepoli, eco della polifonia della gente, appena incontrata nel loro invio in missione, ed eco della curiositร di Erode.
โGesรน, allora, disseโ, con un enfatico โvoiโ iniziale: โVoi perรฒ chi dite che io sia?โ. Ora รจ Pietro a prendere la parola, forse perchรฉ รจ una parola che รจ โtroppoโ per essere proclamata da tutti (almeno per ora).ย ร Pietro, il portavoce dei discepoli in un impeto di esultanza ad affermare: โIl Cristo di Dioโ, ossia lโunto, il Messia, lโeletto del Signore atteso dal Popolo.
Da questo apice rivelativo non sarร piรน come prima: ecco il primo dei tre annunci della passione, โnecessariaโ secondo il disegno di Dio.
Il vangelo, la buona notizia รจ Gesรน e la buona notizia รจ una domanda, qualcosa che sempre ci sorprende, ci spiazza, ci richiama a uscire da noi stessi. Gesรน ci viene incontro cosรฌ. Chiediamogli allora di saperlo riconoscere e accogliere in tutte le occasioni che la vita ci pone davanti, di saper centrare, sempre e di nuovo, il nostro cammino a partire da lui, perchรฉ a partire dal suo volto possiamo discernere il senso di ogni cosa, anche di noi stessi.
sorella Silvia
Per gentile concessione del Monastero di Bose
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