Oggi non possiamo perderci il fatto che sia Gesรน stesso a commentare la parabola.
I punti per la preghiera potrebbero, pertanto, finire qui, lasciando la parola a Gesรน.
Solo alcune sottolineature. La prima: immaginatevi lโabbondanza di seme! Abbondanza che parla di generositร traboccante del seminatore, un uomo che non risparmia, che ha una fiducia incrollabile nelle possibilitร di vita nascoste in quei semi. Il seminatore batte di gran lunga i nostri dubbi, le preoccupazioni, i ripiegamenti su noi stessi e sulle nostre umbratilitร interiori sia psichiche sia spirituali. Dove noi vediamo (forse) spreco, il Seminatore vede vita e magnanimitร .
Chicchi di seme come gocce di pioggia che cadono abbondanti, insistenti, perdendosi dove, non si sa, ma fecondando.
La seconda: nel commento Gesรน identifica il seme con la parola e anche con le persone che sentono la parola. Un errore? Una svista del redattore del brano? Chi sente la parola รจ sempre compromesso con essa: la capacitร della Parola di attecchire รจ fortissima. Certo, poi dipende dal terrenoโคโคโค
Nel testo non รจ scritto che il terreno non possa cambiare, non possa essere arato, privato dei sassi, diserbato per diventare piรน adatto ad accogliere e far germinare il semeโคโคโค
Andrea Piccolo SJ

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato


